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gente anziana che lavora al PC

L’Italia è sempre più longeva: i servizi certificati per la Silver Economy

Mar. 13 2024

La popolazione italiana è sempre più longeva: all’inizio del 2023 l’età media rilevata dall’Istat era di 46,5 anni e le persone con più di 65 anni erano 14 milioni 177mila, cioè quasi un quarto del totale (Rapporto annuale 2023-Istat). Quello dell’allungamento della prospettiva di vita è un fenomeno noto da tempo che si prevede proseguirà anche in futuro: nel 2050 le persone con 65 anni o più potrebbero rappresentare il 34,5% del totale. Inoltre “in termini assoluti, tra i 9,8 milioni di persone che si prevede vivranno sole nel 2042, 5,8 milioni avranno 65 anni e più, con una crescita del 42% rispetto al 2022. […] Negli anni le previsioni mostrano uno scenario in cui l’incidenza di ultrasessantacinquenni nel complesso delle famiglie unipersonali cresce in modalità così rilevante da rappresentare un potenziale campanello d’allarme legato alla fragilità di questi soggetti, che in molti casi necessiteranno di cure e sostegno” (Previsioni della popolazione residente e delle famiglie-Istat). L’impatto che questa trasformazione ha sull’economia è e sarà significativo, considerato che non ci aspetta un’inversione di tendenza. Occorrerà, infatti, prevedere un crescente numero di servizi e di infrastrutture pensati per rispondere alle esigenze di persone sempre più anziane. Si tratta cioè di implementare un sistema di produzione, consumo e distribuzione identificato come Silver Economy.

Sanità e assistenza certificata

Tra le necessità ricorrenti in una popolazione longeva, vi è il ricorso ai trattamenti sanitari. Per le persone che hanno bisogno di cure, ma anche per familiari o caregiver diventa quindi di fondamentale importanza conoscere le caratteristiche delle diverse strutture sanitarie ed assistenziali, in modo da scegliere, di volta in volta, il servizio, la struttura o i trattamenti più adatti e in linea con il piano terapeutico. In quest’ambito uno strumento utile per orientarsi è la Certificazione ISO 9001
Bureau Veritas, analizzando e comprendendo le necessità del comparto Healthcare, ha applicato i principi della ISO 9001:2015 e ne ha declinato i requisiti in base alle caratteristiche delle aziende sanitarie. Bureau Veritas, infatti, identifica un efficace Sistema di Gestione della Qualità, secondo la ISO 9001, garantendo il rispetto dei requisiti legislativi nazionali e regionali oltre ad integrare le indicazioni cliniche delle Società Scientifiche ed eventuali Programmi di Accreditamento.

Assistenza residenziale di qualità

Uno strumento complementare, ma non meno importante, alla ISO 9001 è la norma UNI 10881 dal titolo “Servizi – Assistenza residenziale agli anziani – Requisiti del servizio”. Questa si applica a tutte le strutture residenziali per anziani con finalità assistenziali e/o socio-sanitarie. Dunque, qualora sia necessario rivolgersi ad una struttura residenziale come istituti per anziani, case di riposo oppure case-albergo, può essere utile verificare se sia stata ottenuta o meno la certificazione. La UNI 10881, infatti, analizza e verifica che le modalità di lavoro e gestione della residenza siano adeguate e in linea con la normativa cogente e volontaria. Attestando le corrette modalità di presa in carico, gestione e dimissione del paziente e la qualità dei servizi assistenziali erogati. Senza trascurare aspetti legati al comfort degli spazi, alle opportunità di socializzazione, alla pulizia della struttura o alla presenza di servizi accessori.
Infine, vi è il Sigillo Qualità Italia Longeva, un ulteriore standard di certificazione sviluppato dall’Associazione senza fini di lucro Italia Longeva - Rete nazionale di Ricerca sull’Invecchiamento e la Longevità Attiva - insieme a INRCA di Ancona e con il supporto tecnico di Bureau Veritas Italia. Si tratta di una certificazione che attesta la rispondenza delle prestazioni sanitarie erogate dalle RSA alle più importanti linee guida ed evidenze scientifiche in campo clinico.

Gestire le emergenze sanitarie nelle Residenze Sanitarie per Anziani

L’emergenza sanitaria generata dalla pandemia da Covid-19 ha fatto emergere alcune difficoltà nella capacità di gestire situazioni critiche, specie all’interno di luoghi di cura come ospedali e RSA. In casi simili, per agire tempestivamente e tenere sotto controllo la situazione, è fondamentale applicare protocolli prestabiliti e svolgere azioni codificate, piuttosto che ricorrere all’improvvisazione. Facendo riferimento proprio a tali scenari di rischio, Bureau Veritas Italia ha partecipato – come unico ente di certificazione coinvolto - allo sviluppo della Prassi di Riferimento UNI/PdR 129:2022 “Linee guida per la gestione delle emergenze sanitarie nelle Residenze Sanitarie Assistenziali”. Ed ha inoltre predisposto uno schema di certificazione sul modello della norma. Le RSA che lo desiderano possono dunque farsi guidare dai professionisti Bureau Veritas che analizzeranno le procedure in essere e suggeriranno come colmare eventuali carenze. Se alla fine del percorso, i protocolli predisposti verranno ritenuti adatti e conformi alla norma, la struttura potrà ottenere la certificazione, che avrà una validità biennale.

Il contributo di Bureau Veritas

La presenza di almeno una delle certificazioni sopra descritte dovrebbe essere un elemento dirimente nella scelta della struttura di cura, sia che la decisione venga presa direttamente dal paziente che dai familiari o dai caregiver. 
La certificazione erogata da un ente terzo ed imparziale, come Bureau Veritas, garantisce il rispetto della normativa, la qualità dei trattamenti e dunque il benessere dell’utente.