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Parità di genere: l’esperienza di Fondazione Musica per Roma 

Mar. 6 2024

PER L’OTTENIMENTO DELLA CERTIFICAZIONE UNI/PDR 125:2022

La certificazione per la parità di genere si conferma protagonista nello scenario attuale per numerose e differenti realtà. Anche Fondazione Musica per Roma ha scelto di intraprendere il percorso di certificazione e concluderlo positivamente con Bureau Veritas.

La Fondazione Musica per Roma - costituita da Comune di Roma, Camera di Commercio e Regione Lazio - nasce il 19 luglio 2004 e persegue come obiettivi la promozione della cultura e dell’italianità, il coinvolgimento di pubblici differenti e di giovani, l’innovazione artistica, la sostenibilità ambientale ed economica.
La Fondazione gestisce spazi iconici a Roma quali l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone e la Casa del Jazz, presso i quali è possibile organizzare concerti, convegni e conferenze, riunioni o presentazioni aziendali, proiezioni, cene private e cocktails, workshop, concerti, showcase, shooting e riprese cinematografiche.
Abbiamo raccolto la testimonianza di Daniele Pitteri, Amministratore Delegato e Franca Mazzei, al Capo del Servizio della Gestione Risorse Umane e della Formazione per la Fondazione, riguardo al valore della certificazione per la parità di genere e al percorso che ha portato al suo conseguimento.

LE VOCI DI FONDAZIONE MUSICA PER ROMA

  • Cosa vi ha motivato ad intraprendere il percorso di certificazione della parità di genere?

    Uno dei nostri obiettivi è sempre stato quello di comunicare, internamente ed esternamente, i valori che contraddistinguono la Fondazione. 
    Abbiamo rinscontrato nella certificazione per la parità di genere lo strumento  ideale per rafforzare la consapevolezza che la Fondazione abbia i requisiti giusti per essere definita un buon ambiente di lavoro
    Grazie al nostro ruolo sociale, siamo nella posizione ideale per fare da cassa di risonanza e divulgare le buone pratiche nel mondo dell’arte e della cultura

  • Nel mondo dell’arte e in particolare della musica, come è avvertito il tema della parità di genere?

    Il mondo dell’arte e della musica segue dinamiche particolari, e ciò che prevale è la centralità del talento. E il talento, si sa, non ha genere.

  • Quali ritorni a livello reputazionale vi aspettate da questa certificazione?

    Il processo di certificazione ha contribuito a sensibilizzare tutti i membri dell’organizzazione sulle dinamiche di genere favorendo un ambiente più inclusivo; indispensabile volendo attrarre i giovani talenti, che si dimostrano particolarmente attenti a questi temi. 
    La parità di genere si inserisce, inoltre, nell’impegno che stiamo portando avanti sui temi ESG a 360 gradi.
    Possiamo dire che l’attenzione alla sostenibilità sia una nostra virtù intrinseca e naturale e la certificazione per la parità di genere è un tassello del nostro impegno ainteriorizzarne i temi cardine.

  • Quali elementi pre-esistenti avete valorizzato e quali elementi positivi stanno derivando dal sistema di gestione grazie alla UNI/PdR 125:2022?

    Il percorso di certificazione ci ha permesso di essere più consapevoli delle best practice già consolidate, come l’accordo di secondo livello che dal 2008 valorizza la genitorialità e il bilanciamento vita privata - vita lavorativa, prevedendo permessi aggiuntivi per le visite mediche per il dipendente e permessi retribuiti per la malattia del bambino, lo smartworking, il rientro dalla maternità agevolato. 
    Il nostro obiettivo è promuovere un ambiente di lavoro in cui l’attenzione alla persona sia centrale, capace di  coniugare  la bellezza al benessere. 
    Stiamo imparando a dare la giusta importanza alla divulgazione delle nostre best practice. 
    Con la certificazione, abbiamo  avviato un’attività di disseminazione interna ed esterna circa i nostri punti di forza – valorizzando il nostro ottimo sistema di HR CRM.