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blockchain, dati a garanzia di aziende e consumatori

Blockchain. Integrità e immutabilità dei dati a garanzia di aziende e consumatori 

Set. 2 2020

14,4 miliardi di dollari. Questa la cifra che aziende e organizzazioni spenderanno per lo sviluppo di progetti di Blockchain nel 2023 (previsioni dell’IDC, 2020). Nel 2020, con la pandemia da Covid-19 ancora attiva in diverse zone del mondo, si stimano investimenti pari a 4,3 miliardi. 
A più di 10 anni dall’introduzione dei Bitcoin, l’ormai famosa criptovaluta che per prima ha utilizzato queste tecnologie, Blockchain e di Distributed Legder (“registro distribuito”) proseguono nella loro crescita. Diversi elementi sono stati modificati, adeguati e migliorati (specie nella galassia delle monete virtuali), e la promessa di cambio radicale e rivoluzionario nel nostro modo di intendere le transazioni (di valore e non solo) da lontana promessa sta divenendo sempre più una realtà.

La Blockchain è una struttura di dati condivisa e immutabile. È definibile come un registro digitale le cui voci sono raggruppate in blocchi, concatenati in ordine cronologico e la cui integrità è garantita dall'uso della crittografia. Sebbene la sua dimensione sia destinata a crescere nel tempo, è immutabile in quanto, di norma, il suo contenuto una volta scritto non è più né modificabile né eliminabile, a meno di non invalidare l'intera struttura. Ciò significa: immutabilità, tracciabilità, assenza di intermediazione, decentralizzazione, trasparenza, in maniera da garantire la piena sicurezza del “dato” e dunque delle eventuali transazioni e scambi. Siano essi di “valore” o di “informazioni”. 
Un cambio di paradigma radicale dalle enormi potenzialità di sviluppo e dalle infinite tipologie di applicazione. Ad oggi i settori più coinvolti sono quello finanziario, della Pubblica Amministrazione, dell’industria agro-alimentare, assicurativo, della logistica.
E l’Italia non è immune da questo cambiamento. Nel 2019, si sono toccati i 30 milioni di euro di investimenti in tecnologie Blockchain, con il nostro Paese situato nella top ten per numero di progetti avviati. Ai 53 degli Stati Uniti, rispondiamo con 16, appena un gradino sotto i 17 del Regno Unito. Dal punto di vista degli ambiti di intervento, la maggior parte della spesa (40%) è concentrata su finanza e assicurazioni, seguite da supply chain e tracciabilità di prodotto, specialmente nell’agri-food. 
A fronte di soluzioni tecnologiche di tale portata sono ancora poche le aziende che si affidano alla Blockchain. Benché il 37% della Grandi aziende e il 20% delle PMI conoscano le possibili e vantaggiose applicazioni solo – rispettivamente – il 12% e il 3% delle stesse imprese ne immaginano un impatto concreto sulla propria attività da qui a 5 anni. Ancora più basse sono le percentuali di coloro che hanno già avviato progetti di Blockchain e Distributed Ledger (Osservatorio School of Management Politecnico di Milano). 

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Eppure in questo caso, giocare d’anticipo e guardare al futuro diventa fondamentale. In questo senso si muove anche Bureau Veritas, fornendo una serie di servizi ad alto valore aggiunto proprio in ambito di soluzioni Blockchain
Vediamo qualche esempio. 
Per le Blockchain non distribuite, definite anche “private”, Bureau Veritas con il ruolo di nodo validante garantisce l’integrità dell’intera catena nei confronti degli utilizzatori e degli stakeholder. 
Inoltre, Bureau Veritas eroga un servizio di validazione dei dati presso il soggetto giuridico che ha immesso il dato, in modo da garantire la veridicità e correttezza dello stesso. 
Tra le soluzioni offerte vi è quella di “oracolo”. Gli oracoli Blockchain sono servizi di terze parti che forniscono informazioni esterne a smart contract; essi fungono da ponti tra le Blockchain e il mondo esterno. Le Blockchain e gli smart contract non possono accedere a dati off-chain (dati che si trovano al di fuori del network) tuttavia, per molti accordi contrattuali, è di vitale importanza avere informazioni rilevanti dal mondo esterno per eseguire l'accordo. È qui che entra in gioco il ruolo di Bureau Veritas come oracolo Blockchain, come “ponte” di collegamento tra i dati off-chain e on-chain
Gli oracoli sono fondamentali all'interno dell'ecosistema Blockchain in quanto ampliano la portata in cui gli smart contract possono operare. Senza gli oracoli, gli smart contract avrebbero un uso molto limitato, dato che potrebbero accedere solo a dati all'interno dei loro network. È importante sottolineare che un oracolo non è la fonte di dati stessa, ma piuttosto il livello che richiede, verifica e autentica le fonti di dati esterni per poi trasmettere le informazioni (es. prezzi, pagamenti, temperature, qualità prodotti...). 

Vi è poi un servizio di verifica e validazione dati relativi a smart contract. La normativa italiana è tra le prime in Europa a trattare le tematiche di smart contract al fine di tutelare i soggetti coinvolti e valutare le migliori soluzioni di Blockchain per la gestione degli stessi. Bureau Veritas ha le competenze tecniche per validare la qualità dei dati trattati anche in conseguenza all’attività di oracolo sopra descritta. L’intervento di Bureau Veritas avviene dopo analisi fattibilità e progetto che tiene conto di vincoli di compliance, del perimetro di applicabilità, del tipo di soluzione di Blockchain e relativo smart contract. 

Infine, vi è il servizio di certificazione della compliance della Blockchain. In questo caso, Bureau Veritas, su mandato di un cliente, può garantire un servizio tecnico di verifica della soluzione Blockchain offerta da un provider tecnologico in funzione delle aspettative del cliente e di quello che lo stesso intenderà comunicare al mercato. 

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