Il 13 giugno la Commissione europea ha presentato un nuovo pacchetto di misure per lo sviluppo e rafforzamento del framework UE in materia di finanza sostenibile, esplicitando, tra l’altro, l’elenco di attività economiche che possono contribuire ai seguenti obiettivi ambientali:
• Uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine
• Transizione verso un'economia circolare
• Prevenzione e controllo dell'inquinamento
• Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.
In precedenza, era già stato definito l’elenco delle attività economiche che contribuiscono in modo sostanziale agli obiettivi climatici di mitigazione e adattamento.
I nuovi atti delegati, al vaglio ora di Consiglio e Parlamento europeo, modificano le regole sugli obblighi di rendicontazione per le imprese soggette a Dichiarazione Non Finanziaria (DNF) e introducono nuove attività economiche ammissibili per tutti e 6 gli obiettivi ambientali, ossia:
• Mitigazione del cambiamento climatico
• Adattamento al cambiamento climatico
• Uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine
• Transizione verso un'economia circolare
• Prevenzione e controllo dell'inquinamento
• Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi
Le imprese soggette agli obblighi di informativa secondo il D.Lgs. 254/2016 saranno tenute a rendicontare nelle loro DNF relative all’esercizio 2023 – o analoghe forme volontarie – anche la quota di attività ammissibili e non ammissibili su tutti gli obiettivi ambientali previsti dalla Tassonomia oltre che la quota di attività ecosostenibili (ovvero che rispettano tutti i requisiti previsti all’Articolo 3 del Regolamento 2020/852) per gli obiettivi climatici.
La Tassonomia dell'UE, delineata nel Regolamento UE 2020/852, nasce nell’ambito del Piano d’Azione per la finanza sostenibile del 2018 con la volontà di facilitare l’orientamento dei capitali privati verso le attività economiche più necessarie per una transizione verde.
Si tratta infatti di un sistema di classificazione europeo che consente l’identificazione delle attività economiche che possono essere considerate ecosostenibili quando rispettano una serie di criteri tecnici rispetto ai suddetti sei obiettivi ambientali.
Per ciascun obiettivo ambientale la Tassonomia identifica una serie di attività (c.d. ammissibili) che possono contribuire in modo sostanziale (anche indirettamente abilitando al contributo altre attività) agli impatti positivi legati all’obiettivo senza arrecare un danno ai restanti obiettivi ambientali (c.d. principio DNSH).
I testi adottati dalla Commissione Europea saranno soggetti a un periodo di esame di quattro mesi da parte del Consiglio e del Parlamento europeo, prorogabile di altri due mesi, e dovrebbero entrare in vigore il 1° gennaio 2024.