BVPeople • L’esperienza di Simonetta Dal Vecchio

SIMONETTA DAL VECCHIO, CSE REGION FINANCE DIRECTOR: LA COSTANTE DEL CAMBIAMENTO

Simonetta è la Finance Director della Regione Center South Europe. La incontriamo nell’ufficio di Milano, appena tornata dalla Germania, con la valigia già pronta per Praga – dove – si rincuora – il clima è migliore rispetto a questa strana primavera italiana.

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Simonetta Dal Vecchio_Finance_Region

La storia professionale di Simonetta è emblematica e può essere di ispirazione per le nuove generazioni di BV People: ci racconta di una donna che ama le sfide, che studia, si prepara ed è pronta ad ampliare il perimetro delle sue responsabilità, quando l’organizzazione la chiama.

SIMONETTA, QUAL È IL TUO BACKGROUND?

Ho una laurea in Economia, ma avevo attitudine e propensione anche gli studi in Medicina e in Legge. 
I numeri non sono mai stati un interesse totalizzante per me: ho sempre guardato oltre e cercato sinergie e commistioni con altre discipline.
Alla fine, ho scelto un ambito che poteva essere più utile per l’azienda di famiglia, dove ho mosso i primi passi con un ruolo commerciale
Una scuola di vita preziosa: se potevo vendere circolatori o pompe per sollevamento acqua in un mercato prettamente maschile, avrei potuto affrontare qualunque contesto. 
Poi, il salto in una multinazionale  a cui segue l’ingresso in una Big Firm e nel mondo della revisione per oltre 10 anni. 
È  con questo solido bagaglio alle spalle che vengo notata da Bureau Veritas e dopo una serie di colloqui con i vertici del settore Finance ed HR, nel luglio 2013 entro in Bureau Veritas Italia, come CFO Italia. 

UN PERIMETRO, QUELLO ITALIANO, CHE HAI BEN PRESTO AMPLIATO. POTREMMO DIRE CHE SEI UNA FINANCE DIRECTOR A GEOMETRIA VARIABILE?

Si: pochi mesi dopo il mio ingresso in BV, il 1° Gennaio 2014 l’allora Presidente e Amministratore Delegato Ettore Pollicardo assume la responsabilità anche sui Paesi dei Balcani. 
Tra le varie possibili opzioni, Ettore sceglie di estendere la mia competenza sull’area. 
Da allora, con i successivi ampliamenti della Region, la mia responsabilità si è estesa conseguentemente. 
È  capitato di esercitare contemporaneamente anche il ruolo di Finance Manager di un nuovo Paese, nella fase di ingresso, per poi preparare il terreno ad un manager locale. 
Oggi coordino 20 Paesi, tra cui Svizzera, Germania ed Austria di più recente ingresso nella Region.

I TUOI “CONFINI” NON SONO SOLO GEOGRAFICI. O SBAGLIO?

La mia “apertura” verso confini più ampi non si riferisce solo alla geografia. 
Sono un Finance Director con una vocazione per l’analisi dei processi e delle funzioni
Le mie più grandi intuizioni e soddisfazioni sono proprio legate alla reingegnerizzazione dei processi.
Da quando sono entrata in BV ho insistito per un rafforzamento degli strumenti informatici a sostegno dei nostri processi aziendali e decisionali. 
Ho creato un ruolo – quello dell’IS Leader – che prima non esisteva e che oggi si è rivelato indispensabile.

COSA SIGNIFICA GUIDARE UN TEAM DI 20 PAESI?

Parto dalla consapevolezza che le persone e le culture hanno storie diverse, e dunque occorre accompagnare i team in un percorso di avvicinamento e armonizzazione graduale, senza strappi o forzature. 
Creare omogeneità è l’obiettivo, e la strada è collaborare in modo efficace, assistiti dagli strumenti informatici. 
Il mio N+1 è in Portogallo e miei primi riporti sono in Italia, Spagna, Germania, Polonia, Ukraina, Repubblica Ceca. 
Dopo il Covid, abbiamo imparato a lavorare benissimo anche da remoto; certo, viaggio molto, ma solo quando è necessario. 
Per il resto, le conference call rendono possibile un lavoro di squadra da tutti gli angoli della Region.

La cosa che mi rende più fiera è la reputazione di cui godono gli italiani. In Bureau Veritas, “Italians” è sinonimo di voglia di fare, attaccamento all’azienda, capacità di relazione, flessibilità. Altro che lo stereotipo dell’allegro fannullone: siamo presi a modello.
Guidare un team significa innanzitutto comprendere, anzi, intuire le potenzialità delle persone e creare gli spazi di crescita, anche innovando rispetto a percorsi più “tradizionali”. 
Chi lavora con me sa che la crescita non è necessariamente verticale, un gradino dopo l’altro: si possono aprire “varchi” verso altre dimensioni, accettando di mettersi in gioco in nuovi ambiti, dove valorizzare attitudini di cui non si è pienamente consapevoli. 
Penso di avere una sorta di “fiuto” per il talento e mi piace dare nuove motivazioni alle persone. Insomma, mi sento un po’ una talent scout.

SIMONETTA, OGGI IL TEMA DELLA PARITÀ DI GENERE DOMINA IL DIBATTITO. QUAL È LA TUA ESPERIENZA?

Sono entrata in un mondo, quello Finance, a netta predominanza maschile; mi sono trovata in molte riunioni circondata esclusivamente da uomini. 
Ma questo non ha condizionato o limitato la mia crescita, perchè non mi sono autoesclusa. 
È  fondamentale che le donne aiutino le donne nell’empowerment, dimostrando con la propria presenza in ruoli apicali che il soffitto di cristallo è in frantumi. 
Mi piace lo scambio tra donne con diversi gradi di seniority o ambiti di competenza, e ho aderito a diversi programmi di Mentorship al femminile. Ho una figlia di 16 anni, e voglio lasciarle in eredità un mondo del lavoro libero da stereotipi di genere.

BUREAU VERITAS PEOPLE

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