Nella vita non si smette mai di imparare!
A livello lavorativo mantenersi costantemente aggiornati consente non solo di svolgere al meglio le proprie attività, ma anche di trovare nuovi stimoli e motivazione in quello che facciamo.
Certo a volte non è semplice dedicare tempo e spazio alla formazione, le giornate sono fitte di impegni e le scadenze dei progetti ci impongono un ritmo incalzante. Per questo è importante riuscire a valorizzare qualsiasi occasione di apprendimento, anche quelle meno strutturate.
Quali sono le strade che possiamo percorrere?
Due gli approcci che negli ultimi anni si sono rivelati più efficaci nell’aiutare i collaboratori a sviluppare il loro percorso di crescita:
- Il Life Long Learning (o apprendimento permanente) mira all'accrescimento del proprio bagaglio di abilità e conoscenze attraverso un processo di auto-orientamento ed auto-educazione durante tutto l’arco della propria carriera.
- Il Reverse Mentoring (bidirezionale) si basa sull’idea che è possibile uno scambio di competenze tra figure junior e senior in base alle diverse esperienze maturate da ciascuno.
Qual è il vantaggio di questi processi?
La formazione torna così ad essere personalizzata sulle esigenze della singola persona per cercare di migliorare nel complesso la sua qualità di vita lavorativa e non solo. Il collaboratore acquista un ruolo di protagonista attivo all’interno di tale processo, che risulta essere anche condiviso nel caso del Reverse Mentoring.
Non si parla più inoltre dell’acquisizione di conoscenze valide per sempre, ma di un apprendimento continuo in linea con i mutamenti della società.
Il percorso di crescita all’interno di Bureau Veritas
Come azienda crediamo nella crescita interna delle nostre persone, indipendentemente dall’età e dalla geografia. Con curiosità e attenzione ci poniamo all’ascolto delle loro idee, bisogni ed esperienze per provare a creare insieme qualcosa di nuovo, come ci dimostrano le storie di Sara e Paolo.
Sara Palombella - In Bureau Veritas dal 2013, Healthcare Process Leader e Responsabile delle certificazioni del settore Pharma&Cosmesi
Ci racconti qual è stato il tuo percorso di crescita in azienda?
Quando ho iniziato in Bureau Veritas mi ero appena laureata in biotecnologie e avevo sempre immaginato di occuparmi di ricerca scientifica. Non conoscevo il settore delle certificazioni e non avevo idea di quali sarebbero state le attività che avrei dovuto svolgere.
Ho cominciato il mio percorso in stage, a quel tempo il mio team di lavoro era costituito solo da me e dalla mia responsabile Nicoletta, negli anni il team è cresciuto e i settori di cui ci occupiamo si sono diversificati. Certo mi sono dovuta rimboccare le maniche e ho dovuto imparare molte cose.
Dopo circa due anni dall’inizio della mia avventura a Milano, alcune necessità familiari mi richiamavano in Puglia dove sono nata. Fin da subito mi sono sentita libera di poter parlare delle mie difficoltà con la mia responsabile, che mi ha offerto la grande possibilità di trasferirmi nell’ufficio di Bari e continuare a svolgere le mie attività.
È stata la dimostrazione che Bureau Veritas ha voluto investire su di me, anche se giovane. Hanno visto delle potenzialità, nonostante avessi meno di 30 anni e provenissi da un mondo diverso, come quello della ricerca, dandomi la possibilità di esprimere le mie idee e poterle condividere con altri.
Cosa apprezzi di più del lavorare ogni giorno con persone con età e storie diverse dalla tua?
Nel dipartimento Healthcare Io e Mara siamo i membri più giovani del team (abbiamo 33 anni). Lodovico invece è la persona con maggiore esperienza ed è un nostro importante punto di riferimento.
Nell’ultimo periodo ho lavorato molto con lui per un importante progetto. Ho così capito quanto sia fondamentale il confronto e come questo possa rappresentare un momento di arricchimento non solo professionale, ma anche personale.
Pur avendo oltre 70 anni e la possibilità di godersi in tranquillità la meritata pensione, Lodovico continua a collaborare con l’azienda con entusiasmo, studiando e mantenendosi sempre aggiornato, dimostrando costantemente la sua voglia di conoscenza e di mettersi in gioco.
Cosa ti piacerebbe imparare da un tuo collega?
Ritengo che ogni persona possa insegnarmi qualcosa, a seconda delle sue caratteristiche e del suo know-how, indipendentemente dalla seniority. Per questo sono aperta a tutto e cerco di approcciarmi alla conoscenza degli altri in modo curioso.
Paolo Tondi - in Bureau Veritas dal 2009, Sales Manager della divisione I&F
Ci racconti qual è stato il tuo percorso di crescita in azienda?
Quando ho iniziato in BVI nel 2009 avevo 52 anni, il mio percorso si è sviluppato all’interno della BU Certificazione e mi ha sempre visto lavorare sulle aree del centro Italia con responsabilità crescenti.
Provenivo da un’esperienza di circa 25 anni in un’altra realtà aziendale, di cui 11 in un altro Ente di Certificazione. Avevo un ruolo ben consolidato e tanti anni alle spalle, ma Bureau Veritas si è sempre mostrata molto proattivo nei confronti del mercato e in esso ho potuto dare il mio contributo in termini di sviluppo e anche di innovazione.
C’è stato quindi un perfetto incontro in quanto mi reputo una persona propositiva, direi persino “propulsiva” e trovare un’azienda capace di ascoltare, valorizzare e tradurre in azione le mie idee è stato molto importante non solo a livello personale ma anche per i risultati che insieme abbiamo ottenuto a livello di business.
Negli anni l’azienda ha voluto continuare a darmi fiducia e a 62 anni mi hanno scelto come nuovo Direttore Commerciale I&F. Penso abbiano pensato a me perché ho un approccio positivo, metto molto energia in quello che faccio e tengo in grande considerazione il parere dei colleghi. Per me questa è stata una grande soddisfazione.
L’età media dei dipendenti in BV è 41 anni, lo sapevi? Spesso ci si trova a far parte di gruppi di lavoro misti, che per te vuol dire confrontarsi spesso con persone più giovani. Cosa hai apprezzato di questa esperienza?
La maggior parte delle mie attività si svolgono in team, ma devo dire che la questione età non mi sembra un aspetto che emerga particolarmente.
L’unica eccezione nella quale sento questa differenza è nell’uso dei canali social (LinkedIn, etc.). Io non ho mai utilizzato i canali social, ma anche a fronte del nuovo ruolo che ricopro mi accorgo che essere attivi online potrebbe essermi molto utile. Mi darebbe maggiore possibilità di generare e coltivare contatti per l’azienda e condividere eventi o informazioni.
Cosa ti piacerebbe imparare da un tuo collega?
Vorrei proprio capire come usare al meglio LinkedIn, uno strumento che credo possa essere una grande risorsa lavorativa nel creare e mantenere relazioni e utile quindi nel generare anche nuove opportunità di business.
Magari cercherò un “tutor” più giovane e social di me, visto che sono spesso sorpreso dalla facilità con cui molti colleghi coltivano le loro relazioni, lavorative e non, tramite i social network!