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LGBT e Diversity: come promuovere un’inclusione reale in azienda

Chi siamo influenza inevitabilmente il modo in cui percepiamo il mondo, la prospettiva che abbiamo degli eventi e dunque il nostro stesso modo di lavorare.
Parliamo anche e soprattutto dei nostri valori, dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale.
Tali caratteristiche sono qualcosa che spesso viene dato per scontato, ma se così non fosse? Se non fossimo liberi di essere quelli che realmente siamo quando lavoriamo?

Essere omosessuale in azienda

Molti credono che "fare coming out" sia il risultato di un’unica azione, in realtà è un’esperienza che si ripete più e più volte. Nella vita lavorativa, ad ogni nuovo incontro con clienti, colleghi o collaboratori, le persone LGBT si trovano nella difficoltà di dover affrontare le varie reazioni alla propria identità sessuale e di genere.

Liane (Fire Scientist in Bureau Veritas UK) ci racconta così la sua esperienza:

“Esiste un malinteso rispetto all'idea che una volta che hai dichiarato di essere gay è tutto, Il lavoro è fatto. La tua famiglia e i tuoi amici lo sanno, ma la realtà è che ad ogni nuovo lavoro, ad ogni nuovo team o nuovo gruppo sociale, sei di nuovo nella posizione di scegliere se fare o meno coming out.”

Oggi sono stati fatti notevoli passi avanti in questo senso e non si discute più della legittimità di essere gay o lesbica. Nonostante ciò rimangono purtroppo altre forme di discriminazione, meno dirette ma comunque presenti.
Molto spesso si manifestano attraverso il silenzio o il non detto.

“Quando le persone ti chiedono del tuo fine settimana o di come hai festeggiato il tuo compleanno e devi evitare la conversazione o rispondere alle domande, è come nascondere metà della tua vita. Immaginate di nascondere che siete genitori?  Evitare le domande durante le vacanze o i programmi per il fine settimana? È un aspetto di voi che definisce chi siete e influenza la vostra prospettiva e il modo di vedere il mondo.” 

Pregiudizi e stereotipi inconsapevoli

Secondo gli esperti ciò sarebbe il risultato dell’azione di preconcetti e stereotipi inconsci, capaci di influenzare le nostre decisioni, scelte e azioni senza che ce ne rendiamo conto.
Per la nostra mente i pregiudizi costituiscono una sorta di “scorciatoia mentale” che, di fronte a ciò che è sconosciuto e diverso da noi, facilitano l’interpretazione che abbiamo della realtà e ci permettono di agire più velocemente.
A volte tuttavia possono trarci in inganno! Facciamo qualche esempio:

  • il pregiudizio di percezione ci porta ad assumere determinate informazioni su di una persona sulla base di alcune sue caratteristiche percettive
  • il pregiudizio di status si attiva invece quando giudichiamo e trattiamo qualcuno sulla base del suo status sociale
  • o ancora, il pregiudizio di conferma ci induce a ricercare un modo per avvalorare il nostro preconcetto
Cosa facciamo ogni giorno in Bureau Veritas

La consapevolezza dei “bias” che risiedono a livello inconscio è il primo passo e il più importante per adottare un vero approccio di Diversity & Inclusion all’interno delle aziende.
Riconoscere quando si attivano questi pregiudizi e stereotipi inconsapevoli e come possono influenzare il nostro modo di agire ci consente dunque di provare a cambiare i nostri atteggiamenti e, soprattutto, i nostri comportamenti, verso un’inclusione che sia realmente globale.

Perché ciò sia possibile è fondamentale “allenarci” a sviluppare questa nuova consapevolezza. Come azienda crediamo che la migliore “palestra” per farlo sia un ambiente aperto, inclusivo e privo di qualsiasi forma di giudizio.
Le parole usate da Liane per descrivere come ha vissuto il suo ingresso in azienda ci riempiono di orgoglio, proprio perché rispecchiano questo nostro impegno:

“È stata un’esperienza naturale e il mio manager, attraverso le storie che ha condiviso e la varietà di persone che ha incontrato e con cui ha lavorato, mi ha dato la fiducia che questo team e questo ufficio fossero uno spazio sicuro per essere me stessa.”

Consapevoli che la strada sia ancora lunga, vogliamo continuare a percorrerla in quanto siamo fermamente convinti che il cambiamento sia il risultato di azioni concrete e che la diversità sia un’importante risorsa e come tale deve essere valorizzata.
Questo l’augurio di Liane al quale vogliamo unirci e che rispecchia in modo chiaro l’impegno che ciascuno di noi si prende ogni giorno all’interno dei nostri uffici:

“Voglio che ogni nuovo dipendente di Bureau Veritas viva la stessa esperienza che ho vissuto io: di un ambiente aperto e sicuro, dove le persone possono essere se stesse e portare tutte le loro idee e i loro punti di forza all'azienda.”