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BVPeople • L’esperienza di Gloria Focetola

Nov. 21 2024

GLORIA FOCETOLA, TECHNICAL MANAGER SERVICE LINE CERTIFICATION & INNOVATION MANAGER: FIUTO PER L'INNOVAZIONE

Dal 1° Gennaio 2024 c’è la sua firma su ogni certificato Bureau Veritas emesso dalla divisione Certificazione. È la firma di Gloria Focetola, Local Technical Manager, più di vent’anni di seniority in Bureau Veritas di cui la maggior parte dedicati al settore agri-food

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Gloria Focetola

Una crescita emblematica di come la curiosità e il fiuto per l’innovazione siano fondamentali per interpretare ruoli con responsabilità crescente. Il tutto, inscindibilmente collegato alla capacità di ascolto e di delega.

RIPENSANDO AL TUO INGRESSO COME TIROCINANTE IN BUREAU VERITAS, NEL 2004, CHE EFFETTO TI FA VEDERE IL TUO NOME SU OGNI CERTIFICATO?

Confesso che ancora oggi, a meno di un anno dalla nomina a Local Technical Manager (LTM), mi fa ancora un certo effetto firmare i certificati, consapevole che quella firma suggella un lungo iter a cui le aziende clienti hanno dedicato tempo ed energie, confrontandosi con i nostri auditor. Allo stesso tempo penso che quella firma è anche il suggello del mio percorso di crescita personale. Una crescita che è accaduta, senza brusche accelerazioni ma con una evoluzione sana e graduale, fino a quest’ultimo “salto” che io stessa non mi aspettavo. Posso solo dire che la mia crescita è stata la conseguenza naturale della mia curiosità, della ricerca dell’innovazione, del desiderio di confrontarmi con gli altri valorizzando le voci altrui e del piacere di fare squadra.

FACCIAMO UN PASSO INDIETRO, GLORIA: QUAL È IL TUO BACKGROUND ACCADEMICO E COME SEI ENTRATA NEL MONDO TIC?

Sono laureata in Scienze e Tecnologie Alimentari all’Università di Milano, con una tesi sugli imballaggi alimentari: agli inizi degli anni 2000 il tema del packaging funzionale era del tutto nuovo e con una certa dose di intuizione – sostenuta da un docente lungimirante – ho scelto un argomento destinato a diventare centrale negli anni successivi. Sempre “sotto il segno del packaging” muovo i miei primi passi professionali in un laboratorio chimico-fisico specializzato in imballaggi alimentari, gestito da un luminare: un periodo decisivo per la mia formazione sul campo. Si trattava di una sostituzione di maternità, e quando il mio contratto giunge alla naturale conclusione inizio a ragionare su nuovi sbocchi alla mia crescita. Volendo continuare il percorso nel settore alimentare, intuisco che possono esserci altri soggetti – oltre alle aziende manifatturiere e di distribuzione – a cui indirizzare la mia candidatura. Grazie ad un’amica, “scopro” l’esistenza degli organismi di certificazione e il mio curriculum arriva sul tavolo dell’allora responsabile del settore food di Bureau Veritas, Roberta Prati.

ROBERTA E GLORIA: UN BINOMIO ALLA BASE DELLA CERTIFICAZIONE FOOD IN BUREAU VERITAS. OGGI SIETE RISPETTIVAMENTE CERTIFICATION & INDUSTRY DIRECTOR  E LOCAL TECHNICAL MANAGER DELLA DIVISIONE CERTIFICAZIONE. DIREI CHE IL SETTORE FOOD È STATA UNA SPLENDIDA PALESTRA. COSA RICORDI DI QUEI PRIMI ANNI?

Quando entro in BV (allora la divisione certificazione era indipendente e si chiamava BVQI) il Food era affidato a e interpretato da Roberta Prati, che mi chiama accanto a sè, dando origine al primo nucleo del team. Ho iniziato dalla gavetta, facendo recall telefonici alle aziende che partecipavano ai nostri convegni. Roberta ha creduto in me affidandomi gradualmente anche un ruolo gestionale, di coordinamento degli schemi food che stavano nascendo: BRC, IFS. Con soddisfazione ricordo il momento in cui diventiamo Critical Location per lo schema BRC Food e acquisiamo l’accreditamento per la ISO 22000 sulla gestione della sicurezza alimentare. Ho avuto la fortuna di crescere affiancando una persona competente, lungimirante, capace di delegare.

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  • Pensando al tuo percorso in BV, quali momenti ti hanno arricchito in modo particolare?

    Ho avuto la possibilità di interpretare ruoli diversi legati al processo di certificazione, arricchendomi ogni volta di una prospettiva differente e complementare. Ho svolto compiti di natura commerciale, tecnica, di pianificazione e mi accorgo ora che questa pluralità di esperienze è stato formativa per comprendere l’importanza e necessità delle varie fasi del processo di certificazione, vitale nel mio attuale ruolo di Local Technical Manager. Certamente, l’acquisizione nel tempo delle qualifiche come reviewer e scheme manager, o auditor necessarie per  operare nel Comitato Tecnico Food mi ha fatto compiere un salto in termini di professionalità: ISO 9001, Global Gap, IFS Food, IFS Broker, IFS Logistics, BRC Food, ISO 22000: non sono solo sigle, ma tasselli del mio percorso di maturazione.

  • Gloria, sappiamo bene che si cresce in relazione agli altri: qual è la tua esperienza del lavoro di squadra?

    Il team Food è stata la mia “casa” fino allo scorso anno: un gruppo affiatato di 5 persone che in parte ho contribuito a selezionare. E nel 2022 sono stata cooptata in un gruppo trasversale a tutte le funzioni BV, dedicato all’innovazione. Come rappresentante della divisione Certificazione in seno a Comitato Innovation, ho iniziato ad ampliare lo sguardo oltre il mondo Food, raccogliendo e veicolando le istanze dei colleghi impegnati sui fronti più caldi, quali Sostenibilità e Cybersecurity. Un ruolo che mantengo ancora oggi, accanto a quello di Local Technical Manager.

  • Come interpreti il ruolo di Local Technical Manager?

    Sono consapevole della responsabilità di questa funzione, e interpreto il mio ruolo come quello di un Alleato Senior, con il quale confrontarsi, argomentare, concertare le decisioni principali. Il mio compito è principalmente quello di armonizzare gli approcci nella gestione dei vari schemi, sempre nel rispetto delle regole e in costante dialogo con gli organismi di accreditamento. Sono convinta di non dovermi sostituire ai singoli responsabili di schema: sono molto fortunata e lo è di conseguenza anche BV perchè per seniority e competenze specifiche hanno tutte le carte per governare lo/gli schemi specifici a loro affidati, confermato dalle risultanze degli audit da parte degli enti di accreditamenti o proprietari di standard privati che alzano ogni anno di più l’asticella dei loro controlli.

  • Gloria, in una battuta: come vedi i tuoi prossimi 20 anni in Bureau Veritas?

    Voglio continuare a contribuire alla crescita e al cambiamento, avendone io per prima la piena consapevolezza.  

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