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Il Manager Coach: una guida operativa

Mar. 27 2020

Nuove forme di organizzazione (smart working, progetti, reti, gestione remota) si affacciano in azienda in questi tempi di cambiamento.

Situazioni sempre più complesse, insieme alla necessità di proattività, richiedono un elevato livello di autonomia dello staff. I collaboratori non devono solo essere capaci e motivati, ma anche possedere un maggiore livello di maturità al fine di prendere il controllo di molteplici situazioni. Il tradizionale ruolo del manager quindi muta, comprendendo ora anche il ruolo di coach, che richiede approccio particolare e strumenti specifici.

Dopo aver affrontato i ‘segreti’ di un efficace processo di coaching, ecco consigli utili per diventare un manager coach.

PILLOLE DI FORMAZIONE COMPORTAMENTALE

Questo articolo è parte di una serie di approfondimenti legati ad aspetti fondamentali della formazione comportamentale, manageriale e dello sviluppo delle soft skills.

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Da manager a manager coach

Aspetti fondamentali del coaching
  • Il coaching comporta fornire sostegno per aiutare le persone a sviluppare le proprie potenzialità
  • Questo sostegno è fornito in due ambiti: aiutare la persona nella sua attuale posizione e assisterla nel realizzare il suo potenziale futuro
  • Il coaching richiede un passo indietro rispetto al tradizionale ruolo del manager e una maggiore enfasi sul ruolo di formatore, mentore, guida e consigliere
  • Il coaching comporta l'accettare una posizione nuova e "ambigua": concentrarsi sia sui risultati sia sulle relazioni per aiutare i collaboratori a sviluppare le proprie capacità
  • Essere un coach comporta mettere in discussione i propri metodi e comportamenti e analizzarli per aiutare a prepararsi per situazioni nuove, sconosciute o stressanti
  • Un coach deve comprendere che lo sviluppo manageriale riguarda più il liberare energia potenziale nelle persone, che fornire loro motivazioni esterne

I principi fondamentali del coaching:

- dimostrare rispetto per la persona oggetto di coaching (coachee)
- sviluppare autonomia nel coachee
- tenere in considerazione le emozioni che il coachee manifesta
- pensare al significato: Perché? Per cosa?

Perché diventare un manager coach?
  • Il clima attuale richiede sempre maggiori livelli di autonomia tra i collaboratori
  • Aumento delle strutture di lavoro orizzontali
  • Necessità di essere in grado di fornire risposte in tempi brevi per soddisfare le esigenze del cliente
  • Sviluppo di nuove tecnologie informatiche
  • Le aspirazioni dei collaboratori sono cambiate, e comportano:
    • un nuovo rapporto con l'autorità
    • un rapporto più "contrattuale" con l'azienda
    • la necessità di essere riconosciuti non solo per le proprie competenze, ma anche per la propria identità
Le caratteristiche del ruolo di manager coach

 

Coach
Manager coach
Regole applicabili

Regole professionali

Regole aziendali interne

Distanza

Visione esterna, altre esperienze

Cultura comune

Relazioni

Temporanee

A lungo termine

Collegamento

Collegamento contrattuale

Collegamento gerarchico

Origine della richiesta di coaching

Richiesta esplicita e contrattuale

Richiesta da parte del collaboratore o suggerita dal manager

Esito del coaching

Trasformazione, cambiamento, reindirizzo

Miglior adattamento alle necessità del singolo e dell'azienda

La posizione del manager coach
Manager
Manager coach

Considera il livello di autonomia dei collaboratori

Cerca di sviluppare il livello di autonomia e la maturità emotiva dei collaboratori

L'autonomia è una necessità

L'autonomia è uno degli obiettivi

Si concentra sulla prestazione economica

Raggiunge un equilibrio tra performance economica, sviluppo delle persone e sviluppo del team

Si concentra sulla dimensione razionale (fatti, opinioni)

Considera entrambe le dimensioni: razionale ed emotiva (fatti, opinioni, sentimenti)