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Made Green in Italy: il marchio di sostenibilità italiano

GARANTIRE LA TRASPARENZA E LA COMPARABILITÀ DELLE PRESTAZIONI AMBIENTALI

SCENARIO

Il nostro attuale modello economico non è più sostenibile. È necessario convertire i processi produttivi da un modello lineare ad un modello che sposa appieno i principi di economia circolare, lungo tutto il ciclo di vita dei prodotti.
In questi ultimi anni abbiamo assistito a un impegno sempre maggiore da parte delle aziende nel migliorare le proprie performance ambientali, grazie anche ad una sempre più forte richiesta sia dei mercati che delle autorità governative, sempre più attenti a questi temi. Tuttavia, nel dimostrare il proprio impegno ambientale, è importante uscire dall’autoreferenzialità e dimostrare i propri impegni e obiettivi raggiunti tramite strumenti, come le certificazioni ambientali, chiari, verificati e indipendenti.

soluzione

l nuovo schema Made Green in Italy, istituito dall’art. 21, comma 1 della legge n. 221/2015 (Collegato ambientale alla legge di stabilità del 2014) recante “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali”, permette di valorizzare sia l’italianità che la sostenibilità dei prodotti.

Made Green in Italy ha come obiettivi di base la promozione di modelli sostenibili di produzione e consumo, garantire la trasparenza e la comparabilità delle prestazioni ambientali dei prodotti, da quelli agroalimentari ai cosmetici, e accrescere la competitività dei prodotti italiani di qualità sui mercati nazionali e internazionali.

È sia uno schema di valutazione della conformità che un vero e proprio marchio, il cui valore è garantito dalla certificazione accreditata. Caratterizza i prodotti che, oltre a soddisfare i requisiti del “Made in Italy”, rispettano anche i parametri necessari per essere giudicati “sostenibili” sulla base di un benchmark di riferimento a livello nazionale. Nella valutazione di tali parametri si applica la Metodologia europea PEF (Product Environmental Footprint), che consente di calcolare l’impronta ambientale misurando l’impatto del prodotto in ogni singola fase del ciclo di vita.

LA NOSTRA METODOLOGIA

L’attività di Bureau Veritas consiste in una prima verifica e convalida indipendente; il rinnovo della verifica deve essere effettuata a cadenza triennale. Durante il periodo di validità, il controllo di sorveglianza può essere eseguito autonomamente dall’organizzazione in conformità alle procedure interne di follow-up stabilite (e verificate dall’OdC) inizialmente.

Tali procedure devono individuare gli eventuali cambiamenti significativi che potrebbero verificarsi durante il periodo di validità, rendendo necessario un aggiornamento dello Studio di Valutazione di Impronta Ambientale e della DIAP (Dichiarazione di impronta ambientale di prodotto) e la conseguente verifica da parte dell’OdC.

L’attività di verifica da parte di Bureau veritas è articolata nelle seguenti fasi:
- Analisi documentale
Verifica ispettiva presso il soggetto richiedente

  • Leadership

    Bureau Veritas è leader mondiale nella gestione della Qualità, della Salute, della Sicurezza, dell'Ambiente e della Responsabilità Sociale (QHSE-SA).

  • Network

    Con una rete di 1400 uffici e laboratori in più di 140 Paesi, Bureau Veritas ha la fiducia di 400.000 Clienti in diversi settori industriali in tutto il mondo.

  • Accreditamento

    Bureau Veritas è riconosciuta da più di 40 Organismi di Accreditamento a livello Nazionale e Internazionale.

  • Competenza

    Bureau Veritas vanta una esperienza pluriennale negli audit di Sistema e di Prodotto / Servizio.

FAQ - DOMANDE FREQUENTI

Quali sono i vantaggi nell'ottenere il marchio Made Green in Italy?
Promuovere modelli sostenibili di produzione e consumo, garantire la trasparenza e la comparabilità delle prestazioni ambientali dei prodotti, accrescendo la competitività dei prodotti italiani di qualità sui mercati nazionali e internazionali. Il Made Green In Italy è candidato a diventare anche uno schema riconosciuto all’interno dei Criteri Ambientali Minimi (CAM).

Che cosa si intende per RCP (Regole di categoria di prodotto)?
Le RCP sono Indicazioni metodologiche rilasciate dal gestore dello schema che definiscono regole e requisiti obbligatori e facoltativi necessari alla conduzione di studi relativi all'impronta ambientale per una specifica categoria di prodotto. Sul sito del Ministero della transizione ecologica è possibile visualizzare le RCP pubbliate e quelle in consultazione pubblica.