Il Mobility Plan, un impegno concreto per ridurre le emissioni

Le attività produttive non sono le uniche responsabili delle emissioni di gas serra e del riscaldamento globale; guardando alla situazione nazionale, il settore dei trasporti nel suo complesso è responsabile del 25% del totale delle emissioni. E di questa quota, il 92,6% è imputabile al trasporto su strada (ISPRA). Una cifra che include anche gli spostamenti in automobile necessari per raggiungere ogni giorno il luogo di lavoro.

La Giornata Mondiale della Terra, celebrata il 22 aprile di ogni anno, è l’occasione per riflettere su come, anche nel nostro vivere quotidiano è possibile contribuire al contenimento delle emissioni e alla mitigazione dei loro effetti negativi sull’ambiente. Un punto di partenza sul quale intervenire può essere quello degli spostamenti brevi in automobile, che nella maggior parte dei casi, coincidono con il tragitto che quotidianamente viene compiuto per andare e tornare dal posto di lavoro.

Le misure igieniche e di distanziamento sociale durante la pandemia, hanno avuto un forte impatto su vari settori del mondo della mobilità, comportando tra l’altro il ritorno all’auto di proprietà e generando nuovi comportamenti, come ad esempio l’ascesa dei mezzi di micromobilità.

Per incidere sulla mobilità nelle aree urbane e metropolitane il Governo ha introdotto con il Decreto Rilancio (DL 34/2020), la figura del Mobility Manager in tutte le imprese o enti pubblici con più di 100 dipendenti e con uffici situati in Comuni con oltre 50mila abitanti.
L’obiettivo? Incentivare la mobilità sostenibile attraverso soluzioni che diminuiscano l’utilizzo delle auto private a favore di mezzi alternativi e riducano l’impatto ambientale derivante dal traffico veicolare, migliorando allo stesso tempo la qualità della vita, la salute ed il risparmio energetico.

Bureau Veritas Italia, favorendo la modalità sostenibile, ha designato il Mobility Manager che, sulla base di un questionario diffuso tra i lavoratori della sede di Milano circa le loro abitudini e i mezzi utilizzati per il tragitto casa-ufficio, ha adottato il Piano degli Spostamenti Casa Lavoro (PSCL), individuando le soluzioni migliori per conciliare necessità di percorrenza, ottimizzazione dei tempi e riduzione delle emissioni di CO₂.

Tra gli interventi proposti:
- attivazione di convenzioni con l’azienda locale dei trasporti
- il proseguimento delle attività lavorative in remoto per almeno 2 giorni alla settimana, attraverso l’adesione dei lavoratori all’accordo aziendale sullo smart working
- le campagne di sensibilizzazione per orientare le scelte di mobilità verso una maggiore agilità, efficienza e sostenibilità.

Per coloro che già raggiungono l’ufficio in bicicletta e/o in monopattino, e per chi desidererà farlo in futuro, saranno riservati posti bici all’interno delle pertinenze aziendali e verranno adibiti alcuni locali a spogliatoi e alla custodia dei monopattini.

La semplificazione degli spostamenti potrà interessare anche le attività che vengono svolte prima o dopo il lavoro, per le quali generalmente occorre utilizzare l’automobile, ad esempio: accompagnare i figli a scuola, fare compere sulla strada di ritorno verso casa o svolgere attività ludico-sportive.
In tal caso, l’azienda attiverà convenzioni con gli istituti scolastici nei pressi dell’ufficio, così come con palestre e centri sportivi per ridurre gli spostamenti di prossimità.

Tali soluzioni di Mobility Management vanno a impattare positivamente su due aspetti principali: la salute e la qualità della vita. Se adottate in modo diffuso, queste pratiche possono incidere sulla riduzione degli inquinanti e semplificare la quotidianità dei lavoratori grazie a spostamenti più fluidi ed efficienti. ll PSCL si pone quindi in continuità e in coerenza con le scelte aziendali verso la sostenibilità e la responsabilità sociale, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi dell’Ue.

Fin dal 2011, il Gruppo Bureau Veritas redige annualmente il carbon footprint report per contabilizzare le emissioni di CO₂ prodotte da tutti i consumi diretti ed indiretti dell’organizzazione e pianificare le strategie per il raggiungimento del target di 2,00 tons di CO₂ equivalente per dipendente nel 2025.
Tra gli indicatori inclusi nel calcolo rientrano il consumo di energia, i viaggi di lavoro, la quantità di carta impiegata, la produzione di rifiuti, la quantità di sostanze lesive dell’ozono.

Agli inizi di febbraio l’Executive Committee ha analizzato i risultati del “carbon footprint” relativo al perimetro CIF Italia riscontrando una riduzione significativa delle emissioni rispetto ai due anni precedenti e confermando gli spostamenti in auto e/o con altri mezzi di trasporto per lavoro quale il contributo maggiore alle emissioni aziendali di CO₂.

La diminuzione è in linea con le aspettative, considerate le restrizioni legate alla pandemia e alla diminuzione degli impatti ambientali dei processi lavorativi, che Bureau Veritas Italia intende mantenere attraverso una strategia mirata in tre direzioni:
- aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo delle fonti rinnovabili. Dal gennaio 2021, viene utilizzata un contratto di fornitura elettricità verde certificata (100% energia rinnovabile) e viene impiegata carta certificata FSC e/o riciclata
- mantenere e diffondere la policy per i viaggi eco-efficienti (spostamenti in auto e trasferte di lavoro).

È stata aggiornata la polizza auto Bureau Veritas per soddisfare i requisiti di eco-efficienza del Gruppo, che prevedono per i veicoli aziendali emissioni inferiori a 130g di CO2 per chilometro. I dipendenti possono scegliere la propria auto tra una rosa di opzioni, incluse le auto ibride, plug-in ibride e veicoli elettrici, limitando in ogni caso gli spostamenti di lavoro a quelli strettamente necessari per l’esecuzione delle attività lavorative, sensibilizzare i dipendenti.

Proseguono le campagne di comunicazione rivolte ai lavoratori, che prevedono varie iniziative, tra cui la partecipazione attiva alle iniziative mondiali WED (World Environmental Day), Clean-up Day e Giornata Mondiale della Terra.