Sono state recentemente tradotte in italiano e pubblicate dall’UNI due norme che costituiscono pietre miliari della “Gestione Sostenibile delle Comunità”: si tratta delle norme UNI ISO 37100: “Città e comunità sostenibili - Vocabolario” e della norma UNI ISO 37101: “Città e comunità sostenibili - Sistema di gestione per lo sviluppo sostenibile - Requisiti ed orientamenti per l'utilizzo”.
Il primo documento definisce i termini relativi allo sviluppo sostenibile nelle comunità, all'infrastruttura comunitaria intelligente e ad argomenti correlati.
Il secondo documento stabilisce i requisiti per un sistema di gestione per lo sviluppo sostenibile nelle comunità, incluse le città, utilizzando un approccio olistico, al fine di garantire la coerenza con la politica di sviluppo sostenibile delle comunità.
Oggi siamo abituati a parlare di “Smart Cities” e sicuramente la ISO 37101 aiuta a codificare un sistema di gestione per orientare le città in modo da essere “smart”, resilienti e inclusive, con benefici per tutti gli stakeholder. La certificazione di conformità alla UNI ISO 37101 rappresenta un fiore all’occhiello per un’amministrazione pubblica, con ricadute positive in termini di reputazione e consenso. Ma non solo le amministrazioni pubbliche possono applicare questo standard: la norma è applicabile da qualsiasi “Comunità”, intesa come gruppo di persone con un'organizzazione in termini di responsabilità, attività e relazioni.
Bureau Veritas sostiene da anni la diffusione della conoscenza della norma ISO 37101, sponsorizzando il premio Sodalitas Cresco, rivolto alle best practice di sostenibilità nei comuni italiani.
Ogni anno, nell’ambito del “Cresco Award” di Sodalitas, viene consegnato un “Premio Speciale Bureau Veritas” al Comune Italiano che si è distinto nella “Gestione Sostenibile della Comunità”. Quest’anno il premio Bureau Veritas è stato assegnato al Comune di Torino, per il progetto “Junker”.