CADE LO STORICO REQUISITO DELL'ITALIANITÀ
Bureau Veritas primo ente ad aver concluso la transizione alla versione 2.0 dello schema REMADE®.
Cade lo storico requisito dell’”italianità” per poter certificare il contenuto di riciclato e di sottoprodotti.
Si è completato il processo di revisione dei Disciplinari tecnici REMADE®: è ora possibile certificare il contenuto di riciclato (e di sottoprodotti) in manufatti e materiali che vengono realizzati anche all’estero.
Come funziona?
I materiali e prodotti certificati otterranno il marchio REMADE®.
Il marchio ReMade In Italy® sopravvive e sarà concesso a chi realizza materiali con contenuto di riciclato (o di sottoprodotti) prevalentemente in Italia e vuole evidenziare questo aspetto.
Le norme sono state convalidate da ACCREDIA che ha pubblicato la Circolare DC 55/2023 per disciplinare la transizione degli Enti accreditati.
Le certificazioni potranno essere rilasciate solo da parte di Auditor abilitati.
I Disciplinari tecnici sono stati adeguati e aggiornati alla normativa europea e internazionale e contengono le modifiche necessarie a rendere o schema di certificazione ancora più adeguato alle esigenze degli appalti e del mercato.
Fonte:
REMADE®
Il ruolo di Bureau Veritas
Bureau Veritas, ente accreditato REMADE®da numerosi anni, è il primo ente ad aver concluso la transizione alla versione 2.0 dello schema REMADE®.
Questa significativa evoluzione dello standard rappresenta un passo cruciale, aprendo la strada per la certificazione di nuove aziende, anche a livello internazionale, e consentendo la valorizzazione sul mercato di materiali che fino ad oggi non erano certificabili: i sottoprodotti interni.