La Direttiva relativa alla comunicazione societaria sulla Sostenibilità (CSRD)

I CONTENUTI DELLA DIRETTIVA
La Direttiva prevede che tutte le imprese di grandi dimensioni (ovvero le imprese che soddisfano almeno due dei tre criteri dimensionali: più di 250 dipendenti, ricavi netti annui superiori a 40 milioni di euro, stato patrimoniale oltre 20 milioni di euro) e le PMI quotate pubblichino, all’interno della relazione sulla gestione, informazioni in merito ai propri impatti sulle questioni di sostenibilità e su come queste ultime influiscono sulle proprie attività e risultati.

È inoltre previsto che che le imprese comunichino le informazioni come indicato nei principi di rendicontazione di sostenibilità che verranno definiti all’interno di appositi atti delegati della Commissione europea nel secondo semestre del 2023. Ad oggi EFRAG ha pubblicato la sua proposta di principi di rendicontazione ovvero una serie di così detti European Sustainability Reporting Standards (ESRS) di cui due trasversali (ESRS 1 ed ESRS 2) e dieci suddivisi rispettivamente per le tematiche ambientali (ESRS da E1 a E5), sociali (ESRS da S1 a S4) e di governance (ESRS G1).

Le informazioni e i dati comunicati saranno oggetto di taggatura digitale in modo tale da consentirne la classificazione all’interno del punto di accesso unico europeo (European Single Access Point – ESAP) e facilitarne la fruizione e il confronto.
Inoltre, in conformità alla direttiva, i bilanci di sostenibilità pubblicati secondo la CSRD dovranno essere obbligatoriamente sottoposti ad attività di assurance da parte di entità terze indipendenti. Ad oggi, Bureau Veritas Italia fornisce il servizio di assurance dei bilanci di sostenibilità redatti su base volontaria.

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