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Bureau Veritas e Ogyre: insieme per liberare il mare dalle plastiche
Il Cargo Inspector si occupa di controllare la qualità e la quantità dei carichi delle navi. Si riconosce per la dinamicità, la flessibilità, la capacità di muoversi sulle navi a proprio agio. Doti che Eleonora Secci, 20 anni, ha.
Tomaso Migliaccio, Amministratore Delegato di Inspectorate, inaugura con i rappresentanti delle più importanti istituzioni l’apertura dell’anno scolastico dell’Istituto, portando il suo contributo di esperienza per favorire l’orientamento dei giovani e aprire le porte a progetti di alternanza scuola lavoro.
Eleonora è stata assunta da pochi mesi in Inspectorate e sta completando il suo percorso di inserimento nella squadra. Dopo aver completato alcuni corsi di formazione, essenziali per le abilitazioni, sta imparando il mestiere affiancando i colleghi più esperti: per ora, le attività di Eleonora si concentrano nel Porto di Sarroch, e prevedono l’ispezione su prodotti petrolchimici e sul petrolio.
"Se impari a fare controlli sul petrolio – sostiene Filippo Perricone, coordinatore dei cargo inspector – poi è più facile familiarizzare con le altre commodities".
La carriera di un Cargo Inspector prevede livelli crescenti di responsabilità. Innanzitutto, devi acquisire competenze trasversali sulle varie tipologie di commodities che sei chiamato ad ispezionare (cereali, metalli, prodotti petroliferi…). Poi, dopo diversi anni di esperienza, avendo acquisito anche competenze manageriali, puoi diventare Coordinatore degli Ispettori e – gradino dopo gradino – anche Operation Manager.
Di questa crescita ne sa qualcosa Tomaso Migliaccio - Amministratore Delegato di Inspectorate e membro dell’Executive Committee di Bureau Veritas Italia - che ha iniziato la sua carriera proprio come Cargo Inspector.
Ma torniamo ad Eleonora. È normale che nel 2023 una ragazza scelga una professione coerente con gli studi fatti e in grado di soddisfare le proprie aspirazioni: per Eleonora, da sempre, la passione per le navi. Normale, ma non scontato, in un contesto che ancora deve liberarsi da alcuni stereotipi di genere.
Eleonora è stata aiutata dalla sua cerchia di amiche (una capotreno, una allieva macchine), ragazze che come lei scelgono il proprio futuro professionale in base alle aspirazioni e non alle convenzioni. E un forte supporto è arrivato anche dalla famiglia, nonne in prima fila.
Eleonora non ha avuto paura di candidarsi per un ruolo storicamente appannaggio maschile e ha affrontato il colloquio forte delle sue competenze, attitudini e aspirazioni.
È stato facile per i recruiter di Bureau Veritas e per il team Inspectorate scegliere Eleonora, vedendo in lei quelle doti di dinamismo e quella voglia di mettersi in gioco che caratterizzano la nostra organizzazione.
