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Disciplina europea sui green claims

Mar. 28 2023

LA NUOVA PROPOSTA DI DIRETTIVA PUNTA SULLE VERIFICHE DI PARTE TERZA

Il 22 Marzo, la Commissione Europea ha presentato una proposta di direttiva sulla fondatezza e sulla comunicazione di asserzioni ambientali esplicite - direttiva Green Claims - per garantire che i consumatori abbiano la possibilità di fare scelte più informate all’atto dell’acquisto, svolgendo così un ruolo attivo nella transizione ecologica

La direttiva mira dunque a creare quella necessaria chiarezza nelle comunicazioni rivolte ai consumatori, sgombrando il campo da dichiarazioni ambientali vaghe, ambigue o addirittura non fondate, che oggi rappresentano la maggioranza (53% circa) dei claims ambientali, secondo quanto osservato da uno studio della Commissione Europea: una vera e propria barriera in grado di distorcere lo sviluppo del mercato. 

Secondo la proposta, le imprese che scelgono di fare claims ambientali riguardanti i loro prodotti e servizi dovranno rispettare norme minime sulle modalità per comunicare e comprovare tali dichiarazioni. Prima che le imprese possano comunicarle ai consumatori, le dichiarazioni dovranno essere verificate in modo indipendente da un organismo di parte terza indipendente

La proposta riguarda tutte le dichiarazioni volontarie riguardanti gli impatti, gli aspetti o le prestazioni ambientali di un prodotto, di un servizio o l'operatore stesso.
Tuttavia, sono escluse le dichiarazioni disciplinate dalle norme esistenti dell'UE, come il marchio Ecolabel UE o il logo degli alimenti biologici, in quanto la legislazione in vigore garantisce già l'affidabilità di tali dichiarazioni regolamentate. 

Infine, la direttiva pone anche una stretta per i marchi ambientali: attualmente ne esistono almeno 230 diversi e c'è il rischio di generare confusione nei cittadini.
Per questo per controllare la proliferazione di tali marchi, non saranno consentiti nuovi sistemi pubblici di etichettatura, a meno che non siano sviluppati a livello dell'UE, e qualsiasi nuovo sistema privato dovrà dimostrare di perseguire obiettivi ambientali più ambiziosi rispetto ai sistemi esistenti e ottenere un'approvazione preventiva. 

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