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Parità di genere: Cassa Depositi e Prestiti ottiene la certificazione

Gen. 5 2024

Bureau Veritas ha rilasciato a Cassa Depositi e Prestiti  la certificazione per la parità di genere UNI/PdR 125:2022, a conferma dell’impegno per un ambiente di lavoro sempre più attento all’equità e all’inclusione: un riconoscimento che si inserisce nella più ampia strategia della società a favore della diversità, equità e inclusione (DE&I).

Bureau Veritas ha inoltre valutato positivamente le grandi opportunità derivanti dal ruolo istituzionale di CDP nel generare un impatto significativo, grazie al suo effetto moltiplicatore sul sistema.
L’ottenimento di questa certificazione sostanzia il percorso intrapreso per costruire un ambiente lavorativo sempre più attento a rispettare e includere le diversità di qualsiasi tipo, sia internamente che esternamente”, ha dichiarato Maurizio Di Fonzo, Direttore Persone e Organizzazione CDP. “Siamo infatti consapevoli che al fine di favorire una crescita sostenibile sia fondamentale sviluppare le potenzialità di ciascuna persona, valorizzando le diversità, con l’obiettivo di generare impatto positivo. Per fare questo continueremo a lavorare sulla nostra cultura aziendale e su un sistema di governance sempre più attento a queste tematiche”.

Alcune iniziative di CDP

Numerose le iniziative implementate dal gruppo, sia internamente che esternamente, come l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della prima Politica Diversità, Equità e Inclusione - da poco aggiornata con, per esempio, l’istituzione di un Comitato interno su questi temi e il rafforzamento dell’impegno verso un ambiente di lavoro non violento  – al fine di promuovere interventi su quattro macro ambiti: persone, business, fornitori, cultura e comunicazione
A questa ha fatto seguito la Politica “Responsible Procurement” che ha inserito una premialità per i fornitori impegnati sul tema, nonché l’inserimento di obiettivi legati ai principi DE&I nel piano ESG del Gruppo. 
Infine, CDP si è dotata di una DE&I Manager e ha inoltre avviato un percorso che porterà all’eliminazione del “gender pay gap”, ossia la differenza salariale legata al genere a parità di lavoro svolto.