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Taghleef Industries e la sfida per un futuro più sostenibile

Nov. 5 2021

Taghleef Industries (Ti) è uno dei più grandi produttori di film BOPP, BOPLA e CPP destinati all’imballaggio di prodotti alimentari e non, alla produzione di etichette, ad applicazioni tecniche o arti grafiche. Ti ha sede a Dubai ed appartiene al Gruppo Al Ghurair, una famiglia presente in diverse attività e segmenti industriali. Il Gruppo Taghleef Industries conta 11 Siti produttivi nel Mondo: UAE, Egitto, Oman, Australia, Ungheria, Italia, Spagna, USA, Canada, Messico e Colombia – 2900 dipendenti. E vendite in 120 paesi.

Adriano Zamarian, Responsabile Sistemi Qualità e Sostenibilità della Taghleef Industries S.p.A. di San Giorgio di Nogaro e coordinatore europeo delle stesse attività presso le altre sedi europee del gruppo, ha rilasciato un’intervista a Bureau Veritas sulla loro esperienza in tema di monitoraggio delle emissioni di gas serra.

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Adriano Zamarian, Responsabile Sistemi Qualità e Sostenibilità di Taghleef Industries S.p.A.

Che cosa vi ha spinto ad adottare strumenti concreti per il monitoraggio e la riduzione dei gas ad effetto serra?

Zamarian: “Ci siamo avvicinati a questo tema come Taghleef Industries S.p.A. circa dieci anni fa con alcuni studi di GHG, LCA e Carbon Footprint. Lo scopo inizialmente era quello di prendere familiarità con l’argomento e capire quale poteva essere il nostro impatto sull’ambiente, con particolare riferimento alle emissioni di GHG.
Tre anni fa, il Gruppo ha deciso di rafforzare il suo impegno per il Climate Change inserendo una figura specifica il cui compito è quello di seguirci in un percorso continuo, cercando di estendere l’impegno anche agli altri Siti del Gruppo.
Nel frattempo, il tema della Sostenibilità ha assunto un ruolo preponderante nella quotidianità del business, in tutti i suoi aspetti, e noi ne siamo stati travolti. Negli ultimi 18 mesi, infatti, abbiamo raggiunto importanti traguardi e conseguito con successo diverse certificazioni, tra queste ISCC PLUS, ISO 14067, ISO 14064-1 e, non da ultimo, abbiamo superato positivamente la Critical Review per lo studio di LCA di un prodotto, secondo la ISO 14040 e ISO 14044.
Grazie alle certificazioni CFP SA e inventario GHG di sito, è stata poi effettuata anche la registrazione per prodotto ed organizzazione presso Carbon Footprint Italy.
Oggi, il sito di San Giorgio di Nogaro è anche coordinatore, in tale ambito, di tutti gli altri Siti del Gruppo.
Taghleef Industries S.p.A. è sempre stata molto attenta a queste tematiche, sin dall’introduzione della ISO 14001 nel 2000. Tutti gli investimenti fatti in questi decenni sono stati effettuati con l’obiettivo di ridurre i consumi energetici. Di riflesso, questi investimenti ci hanno consentito di raggiungere dei benefici dal punto di vista economico, considerando che il nostro processo produttivo richiede un forte dispendio di energia
”.

Quali sono le azioni concrete che avete adottato per monitorare e ridurre le emissioni di gas ad effetto serra? 

Zamarian: “Per monitorare e ridurre le emissioni di gas ad effetto serra abbiamo innanzitutto lavorato a livello tecnologico, affidandoci a soluzioni tecniche ed impianti che consumassero meno energia. Allo stesso tempo, abbiamo valutato e stiamo tutt’ora valutando, fornitori di energia da fonti rinnovabili. Ultimo, ma non meno importante, lo sviluppo di prodotti con minor impatto ambientale”.

Quali risultati state riscontrando?

Zamarian: “Innanzitutto, notiamo un aumento della richiesta di informazioni da parte dei clienti in merito all’impatto che il prodotto che acquistano ha sull’ambiente. Questo è un aspetto molto positivo poiché evidenzia una maggiore consapevolezza e attenzione al tema rispetto a 10-15 anni fa. Proprio per questo abbiamo deciso di intraprendere il cammino per il conseguimento della EPD e contiamo di ottenere la certificazione entro metà di dicembre di quest’anno. Il nostro obiettivo è di arrivare quanto prima a queste nuove sfide, sia come fornitore sia come partner dei nostri clienti. Oggi, siamo in grado di rispondere alle richieste che ci arrivano dai clienti e di dare riscontri puntuali sul singolo prodotto”.

Quali sfide vedete nel prossimo futuro?

Zamarian: “Fondamentale sarà l’impegno di tutta la catena, dal fornitore al cliente, ad intraprendere la stessa strada della sostenibilità per cercare di capire come migliorare e soprattutto ridurre, l’impatto ambientale. Questo sarà possibile solo se vi è la volontà di lavorare insieme con gli stakeholders. L’Economia Green è il presente ed il nostro futuro ed è quindi importante che tutti si muovano nella stessa direzione e facciano un lavoro di ricerca e sviluppo. 
Il nostro contributo a sostegno di un futuro più sostenibile è racchiuso in Dynamic Cycle, l’iniziativa aziendale lanciata nel 2020 e fortemente voluta dal gruppo per affrontare il tema della sostenibilità. Dynamic Cycle include non solo la produzione di film innovativi, ma anche tutti i progetti aziendali a favore di una economia circolare con lo scopo di contribuire al miglioramento della qualità di vita delle generazioni a venire
”. 

In cosa Bureau Veritas vi ha aiutato? Quale il valore aggiunto apportato? 

Zamarian: “Bureau Veritas è l’Ente terzo che ci ha permesso di intraprendere il nostro percorso legato alla Sostenibilità iniziato con la Certificazione ISCC PLUS e proseguito poi con tutte le altre certificazioni menzionate prima. Durante le attività di verifica abbiamo conosciuto persone competenti, in grado di seguirci in questo percorso. Il momento dell’audit si è rivelato un’ottima opportunità di confronto e di arricchimento”.

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