MSC Chant. Atlanti.

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Chantiers de l’Atlantique per MSC
La prima nave da crociera con propulsione “LNG”

Nov. 7 2019

Firmato il  31 ottobre il “Memorandum of Understanding” in occasione della cerimonia del taglio della prima lamiera della nave “MSC EUROPA”, la prima nave da passeggeri a propulsione LNG in costruzione in Francia.
E’ stato svelato finalmente  il rivoluzionario progetto “R&D  PACBOAT” da MSC e Chantiers de l’Atlantique in occasione della cerimonia del taglio lamiere della prima nave da crociere “MSC Cruises MSC Europa”, propulsa a LNG in costruzione presso i “Chantiers de l’Atlantique”  in Francia. Il progetto si concentra sull'integrazione di un nuovo prototipo di tecnologia a celle a combustibile a bordo della prima delle quattro navi “MSC Cruises’ World Class”, la cui consegna è prevista nel 2022. Questo prototipo, con una potenza di uscita di 50 kW, produrrà elettricità e calore utilizzando il gas naturale liquefatto (GNL), il combustibile utilizzato per produrre energia sulle “MSC Cruises World Class”. L’annuncio è stato concretizzato dalla firma dell’accordo tra i partners coinvolti.

UNA SOLUZIONE INNOVATIVA E PIÙ RISPETTOSA DELL’AMBIENTE

L’integrazione della tecnologia SOFC (Solid Oxide Fuel Cell) a bordo di una nave da crociera è una novità mondiale. Questa tecnologia, che opera a temperature molto elevate (~ 750 ° C), è la più efficiente per applicazioni marine ad alta potenza come le soluzioni a celle a combustibile a membrana protonica a scambio di idrogeno a bassa temperatura (PEMFC), utilizzate ad esempio nel settore automobilistico.
La tecnologia SOFC offre un ottimo rendimento elettrico fino al 60% e poiché il calore prodotto può essere auto-consumato a bordo, il suo rendimento totale - calore ed elettricità - può essere molto più elevato, con conseguente riduzione del consumo di energia e quindi delle emissioni di gas a effetto serra.
Questa soluzione SOFC alimentata a GNL ridurrebbe quindi le emissioni di gas a effetto serra di circa il 30% rispetto a un motore GNL tradizionale a doppio combustibile, senza emissioni di ossidi di azoto  o particelle fini. Inoltre, offre il vantaggio di essere compatibile con molti carburanti (GNL/metano, metanolo, ammoniaca, idrogeno, ecc.) e quindi con le loro future versioni a basse emissioni di carbonio.
Pierfrancesco Vago, Presidente di MSC Crociere, ha dichiarato: “Siamo lieti di poter sostenere questo progetto altamente innovativo, poiché dimostra ulteriormente il nostro impegno a contribuire allo sviluppo di tecnologie ambientali avanzate di prossima generazione a beneficio dell'intero settore. Questo è un elemento chiave per la nostra missione a obiettivo zero emissioni sia in mare che a terra”.
Guidato da Chantiers de l'Atlantique, PACBOAT si basa su una tecnologia SOFC all'avanguardia sviluppata e brevettata dal centro di ricerca CEA, è finanziato dal programma Investimenti per il futuro del governo francese e sostenuto da ADEME, l'Agenzia francese per la gestione dell'ambiente e dell'energia. Inoltre, fa parte del programma di ricerca e sviluppo Ecorizon R&D dedicato all'efficienza energetica e ambientale delle navi e lanciato nel 2008 da Chantiers de l'Atlantique. Entrepose Group, l'appaltatore internazionale con sede in Francia che progetta, costruisce e gestisce infrastrutture, trasporto e stoccaggio per il petrolio e il gas e altri mercati dell'energia, assicurerà la progettazione e la costruzione del dimostratore, la cui installazione e operazione saranno approvate da Bureau Veritas, uno dei principali attori mondiali nelle ispezioni, certificazioni, collaudi e servizi.
Insieme alle altre soluzioni sviluppate nell'ambito del programma Ecorizon® di Chantiers de l'Atlantique, questa innovazione consentirà di superare i futuri requisiti normativi per le emissioni per le nuove navi entro il 2030 e il 2050. È anche un importante passo avanti tecnologico per la realizzazioni di navi a "emissioni zero" che risponderanno all'ambizione della nuova Commissione Europea di rendere l'Europa il primo continente con un impatto neutro in termini di emissioni di carbonio (“European Green Deal”) entro il 2050. Non è un caso quindi che questo progetto sia inizialmente implementato su una nave chiamata “MSC Europa”.