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Fondo per il sostegno alla transizione industriale

Set. 21 2023

VIA AI CONTRIBUTI IL 10 OTTOBRE

Il Fondo per il sostegno alla transizione industriale, disciplinato dal decreto ministeriale 21 ottobre 2022 del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro della transizione ecologica, ha l’obiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici.

Il decreto direttoriale del 30 Agosto definisce termini e modalità di presentazione delle domande attraverso l’apertura di uno sportello dedicato.
Lo sportello per avvalersi delle agevolazioni previste dal fondo, con capienza complessiva di 300 milioni di euro, apre il prossimo 10 Ottobre e rimane attivo fino al 12 Dicembre 2023.

Programmi di investimento

Le agevolazioni prevedono contributi a fondo perduto per finanziare programmi di investimento che perseguono:

• una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dall’articolo 38 del GBER o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dagli articoli 14 e 17 del Regolamento GBER. È prevista anche l’ammissibilità di spese accessorie, nel limite del 40%, connesse all’installazione di impianti da autoproduzione di energia da Fonti Rinnovabili, idrogeno e impianti di cogenerazione ad alto rendimento, ai sensi dell’articolo 41 del Regolamento GBER.

• un uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dall’articolo 47 del GBER o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dagli articoli 14 e 17 del Regolamento GBER.

I programmi devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di accesso al Fondo e devono prevedere spese complessive ammissibili di importo compreso tra 3 milioni di euro e 20 milioni di euro.
La realizzazione di questi deve ultimarsi entro 36 mesi dalla data di concessione del contributo.

Soggetti beneficiari

Possono concorrere all'ottenimento dei contributi le imprese di qualsiasi dimensione e dislocate in qualsiasi parte del territorio nazionale, che, alla data di presentazione della domanda devono:

• essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese;

• operare in via prevalente nei settori estrattivo e manifatturiero di cui alle sezioni B e C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007;

• essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;

• non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019;

• non rientrare tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;

• aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;

• essere in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi;

• non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 21 ottobre 2022.

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