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ISO 45001. Per garantire la sicurezza dei lavoratori del settore edile

Lug. 24 2019

“Morti sul lavoro, 4 vittime in un giorno”, “Morire sul lavoro, un’altra strage: sei vittime in 48 ore”, “Due operai sono morti in un incidente avvenuto a Pieve Emanuele” e ancora “Si ribalta un mezzo sul cantiere stradale. Quattro operai travolti: un morto e tre feriti”.
Questi sono solamente alcuni titoli riportati dalla stampa nazionale dall’inizio dell’anno.

Avvenimenti tragici la cui frequenza è tutt’altro che sporadica, come confermano i dati presentati da INAIL nella Relazione Annuale 2018.
Il documento indica anche che nei primi quattro mesi del 2019 gli infortuni mortali denunciati sono aumentati del 5,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nel 2018, inoltre, sono state 1.218 le denunce di infortunio mortale (+6% rispetto al 2017), 704 di questi incidenti sono avvenuti durante lo svolgimento di attività lavorative (con un aumento del 4% rispetto all’anno precedente).
Guardando al solo settore delle costruzioni, i dati relativi al periodo 2014-2018 segnano invece un leggero miglioramento: nel 2014 gli incidenti ammontavano a un totale di 39.220 mentre cinque anni dopo il numero è sceso a 34.555. Tra questi gli eventi con conseguenze mortali sono passati da 154 a 146.

Nonostante i miglioramenti, le cifre restano ancora importanti, specie perché i dati prendono in esame solo gli episodi denunciati ma è presumibile (considerando le modalità di lavoro e la diffusa prassi del sub-appalto) che i numeri siano più alti.
Forse è utopistico pensare di azzerare gli incidenti in cantiere, considerando che questo particolare ambiente di lavoro è fra quelli maggiormente esposti a rischi fra di loro diversi per tipologia e non sempre prevedibili o controllabili. Tuttavia, è possibile e doveroso impegnarsi per abbassare di molto la cifra di coloro che, ancora oggi, perdono la vita mentre lavorano. 

Oltre al rispetto delle norme di sicurezza e di comportamento imposte dalla legge in cantiere e in ogni altro contesto lavorativo, si possono adottare comportamenti preventivi e buone pratiche. Tra questi vi è la certificazione volontaria internazionale ISO 45001 che verifica e certifica i “Sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro”. Indipendentemente dalla tipologia di impresa e dal settore di attività, la certificazione valuta se i processi che vengono messi in atto nel corso dello svolgimento dell’attività lavorativa sono adeguati a tutelare e garantire la sicurezza. Le imprese che scelgono di intraprendere questo percorso avranno gli strumenti per conoscere, controllare e gestire in modo sistematico tutti i possibili rischi insiti nelle situazioni di operatività ordinaria e straordinaria sul luogo di lavoro.

Nello specifico caso del cantiere la certificazione non solo andrà a beneficio della sicurezza di professionisti e maestranze intenti nella realizzazione dell’opera, ma anche di tutti coloro che vivono, lavorano o transitano intorno al cantiere e che potrebbero essere anch’essi soggetti a incidenti di varia natura.

L’adozione di buone pratiche è sempre premiante. La certificazione:

• aiuta nella riduzione nel numero di infortuni e degli incidenti mortali
• aumenta la credibilità delle imprese, rispetto ai propri clienti, rendendoli fornitori affidabili, seri e attenti alla sicurezza dei propri lavoratori
• migliora la competitività dell’impresa rispetto ai propri competitor

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