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La Tassonomia UE delle attività ecosostenibili

Nov. 15 2022

La Tassonomia europea è una delle misure chiave del Piano d’Azione per la finanza sostenibile del 2018 oltre che elemento essenziale per il raggiungimento degli obiettivi ambientali e climatici del Green Deal. Introdotta attraverso il Regolamento UE 852/2020, consente di definire, in maniera chiara, attraverso specifici requisiti e criteri tecnici, un linguaggio comune a livello europeo per individuare le attività economiche considerate ecosostenibili.

Tale sistema di classificazione consente infatti di valutare la sostenibilità ambientale di progetti, iniziative, asset e attività economiche e può quindi essere utilizzato da imprese, investitori, istituti di credito e altri attori pubblici e privati per orientare le proprie scelte di investimento e finanziamento con finalità ambientale.

Sarà quindi in base ad essa che si deciderà quali iniziative avranno accesso a finanziamenti pubblici e privati perché di valore ambientale e quali, invece, ne rimarranno escluse. Con possibili ripercussioni anche sulle concessioni del credito da parte degli istituti bancari.
Inoltre, secondo il Regolamento Tassonomia le imprese soggette alla Direttiva 2014/95/EU (Non-financial reporting Directive - NFRD) a partire dalla rendicontazione dell’esercizio 2021 sono tenute ad integrare nel proprio bilancio di sostenibilità una disclosure dedicata a tale normativa. 

L’informativa richiesta intende, attraverso l’utilizzo di metriche finanziarie, dare indicazione della quota di attività delle imprese finanziarie e non finanziarie che:

-    rientrano nel perimetro di applicazione della Tassonomia UE, ovvero sono considerate ammissibili;
-    rispettano i requisiti e criteri per la specifica attività economica, ovvero sono allineate alla Tassonomia UE o anche dette ecosostenibili. 

La valutazione e quindi rendicontazione della quota di allineamento alla Tassonomia UE è richiesta dall’esercizio 2022 per le imprese non finanziarie e dall’esercizio 2023 per quelle finanziarie.

Nonostante un recente rapporto della Piattaforma per la finanza sostenibile sull’usabilità della Tassonomia abbia evidenziato come siano necessarie ulteriori linee di indirizzo a livello comunitario per risolvere alcune criticità come il sovraccarico normativo, le questioni interpretative che minano la comparabilità e gli ostacoli normativi che incidono sulla disponibilità e l'accessibilità dei dati, è importante che le imprese prendano confidenza con la normativa di riferimento e inizino a valutare l’allineamento alla Tassonomia UE delle proprie attività, progetti, asset in quanto:
-    sempre più investitori pubblici e privati nonchè istituti di credito esprimono la volontà di valutare l’allineamento alla Tassonomia delle proprie esposizioni e per questo considerano l’allineamento tassonomico delle controparti e degli asset investiti o finanziati
-    l’obbligo di informativa sarà esteso anche a tutte le imprese soggette alla nuova Direttiva sulla rendicontazione di sostenibilità (Corporate Sustainability Reporting Directive - CSRD) e la disclosure sarà soggetta a verifica di terza parte.

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La Tassonomia UE è un sistema di classificazione che traduce gli obiettivi climatici e ambientali dell'Europa in criteri per la valutazione della sostenibilità ambientale di attività economiche o loro prodotti/servizi. 
Bureau Veritas Italia propone un servizio di verifica/validazione della conformità ai criteri previsti all’articolo 3 del Regolamento Tassonomia di progetti/attività/asset ammissibili.

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