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La UNI/PdR 125:2022 negli appalti pubblici

Apr. 6 2023

Il requisito della  parità di genere per ottenere benefici fiscali e vantaggi negli appalti pubblici è stato oggetto di un intervento normativo, attuato nell’ambito della più complessiva riforma del Codice dei contratti pubblici, recentemente approvata con il D.Lgs. 36/2023.

L'art. 108, comma 7, dispone che "al fine di promuovere la parità di genere, le stazioni appaltanti prevedono nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti,  il  maggior  punteggio da attribuire alle imprese  che attestano, anche a mezzo di autocertificazione, il possesso dei requisiti di cui all'articolo 46-bis del codice delle pari opportunità tra uomo e donna, di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198. La stazione appaltante verifica l'attendibilità dell'autocertificazione dell'aggiudicataria con qualsiasi adeguato mezzo.
 
Ricordiamo che l'art. 46-bis del Codice delle pari opportunità ha istituito dal 1 gennaio 2022 la certificazione della parità di genere che attesta le politiche e le misure adottate dai datori di lavoro per ridurre il divario di genere all'interno delle imprese. 
La Uni/Pdr 125:2022, attraverso un sistema di gestione e specifici KPI, sostiene le aziende ad adottare politiche che favoriscono l'equità salariale, l’accesso delle donne a posizioni manageriali e rendere più paritaria la gestione delle cure genitoriali e parentali.

Le disposizioni del nuovo Codice degli appalti avranno efficacia a partire dal 1 Luglio 2023

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PARITÀ DI GENERE, UN VALORE PER TUTTI
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