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Manifestazioni temporanee: sempre più sicurezza per pubblico e lavoratori

Giu. 26 2019

Ogni anno l’avvento della bella stagione, porta con sé il desiderio di aggregazione all’aperto e il fiorire di numerosi eventi e manifestazioni in tutte le città italiane. Qualunque sia l’iniziativa in questione sia essa una sagra di paese, un concerto o un concertone, un tour nelle piazze sponsorizzato da uno o più soggetti pubblici e privati, è facile immaginare che essa prima di giungere alla realizzazione, abbia richiesto un’attenta attività di progettazione, organizzazione e pianificazione.
Eventi di questo tipo sono definiti più precisamente “manifestazioni temporanee” ovvero manifestazioni musicali, sportive, danzanti o espositive (quali mostre, concerti, eventi di varia natura), che si svolgono in un determinato periodo, con una data di inizio e fine precise, in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico. Si tratta di attività di pubblico spettacolo o intrattenimento ai sensi dell'art. 68 e 69 del Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.

Sotto il cappello di manifestazioni temporanee rientrano sia eventi organizzati in contesti originariamente destinati ad altro uso, quali manifestazioni cittadine, che incontri che sin dal principio avevano un proprio specifico luogo nel quale svolgersi, come le partite di calcio. 
Nella preparazione e nello svolgimento ciascuna tipologia di evento dovrà sottostare a regole proprie della categoria di appartenenza, senza dimenticare le caratteristiche del luogo ospitante sia esso una porzione di città (piazze e strade) oppure un luogo come uno stadio. 

Come in altri ambiti, anche in questo caso molte delle norme che regolando la gestione e lo svolgimento delle manifestazioni si sono evolute e perfezionate con l’esperienza e purtroppo anche a seguito di eventi negativi. Infatti guardando alla storia recente di iniziative pubbliche o private e di manifestazioni sportive sono diversi gli eventi nei quali un’esperienza corale e condivisa si è trasformata, per ragioni diverse, in una tragedia dagli esiti talvolta mortali. Coinvolgendo non solo chi all’evento aveva preso parte, ma anche coloro che avevano lavorato all’allestimento dello spazio destinato all’esibizione.
A titolo esemplificativo e non esaustivo si ricordano le morti e i ferimenti del 2011 e del 2012 di operai che stavano lavorando al montaggio delle strutture necessarie allo svolgimento di concerti (rispettivamente di Jovanotti e Laura Pausini) o nel 2017 alle vittime della tragedia di piazza San Carlo a Torino (pensando a manifestazioni pubbliche i cui esiti mortali non siano stati causati da tifoserie violente).
Questi solo alcuni e tra i più recenti avvenimenti, dai quali si evince a caro prezzo quanto sia imprescindibile una preventiva e accurata analisi tecnica e dei rischi correlati di ogni manifestazione, che per sua natura presenta caratteri propri e irripetibili. Le differenze tra ciascuna occasione, tuttavia, non impediscono di riconoscere analoghe fasi di sviluppo. 

Nella preparazione di ogni evento è infatti possibile individuare almeno quattro momenti distinti: 
1.    progettazione
2.    allestimento
3.    accesso - svolgimento - deflusso dei partecipanti
4.    disallestimento

Dalla corretta gestione di ciascuno dei momenti dipende la sicurezza di tutti i soggetti che alla manifestazione prendono parte. Nel caso in cui l’evento lo preveda, particolarmente delicate sono le operazioni di allestimento e disallestimento, manovre paragonabili in tutto all’attività che viene svolta dalle maestranze all’interno di un cantiere. Fasi che tuttavia vengono spesso sottovalutate nel caso in cui l’organizzatore non si avvalga di professionisti competenti che non solo sappiano consigliarlo nell’ideazione, nell’organizzazione e nella promozione dell’evento, ma che abbiano anche le necessarie competenze tecniche e normative per permettere lo svolgimento dell’iniziativa nella maniera più sicura possibile, prevedendo misure adeguate per possibili situazioni di rischio. Sottovalutare questi aspetti potrebbe, in caso di disguidi o problematiche gravi, compromettere fortemente e in modo indelebile l’immagine dell’organizzatore dell’evento o degli sponsor ad esso associati, che saranno agli occhi dei partecipanti i primi responsabili dell’accaduto.
 

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