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Spiagge pulite, sicure a partire dallo stabilimento

Giu. 26 2019

Estate 2019 mare o montagna?
In realtà il dilemma non si pone perché dalle ricerche demoscopiche Coop emerge che il 55% degli italiani per le proprie vacanze sceglierà il mare, e che il 63% dei vacanzieri si bagnerà in acque nostrane. Ma, stabilita la meta, come individuare sugli oltre 7mila km di costa il lido più adatto per trascorrere le ferie senza pensieri e nella massima sicurezza? 
Le caratteristiche naturali del luogo possono darci alcuni validi spunti, ma non saranno sicuramente sufficienti per garantirci che la spiaggia nella quale ci stiamo recando sarà oltre che bella anche accogliente, pulita e sicura.
In questo caso a venirci in aiuto è una norma, la ISO 13009 che nell’ambito del turismo e dei servizi connessi, stabilisce requisiti e raccomandazioni per il funzionamento della spiaggia.
Secondo la norma internazionale, in ogni lido di buon livello dovrebbero essere adottate alcune pratiche che offrano e garantiscano ai bagnanti standard di:

1.    Sicurezza: la spiaggia ed il mare dovrebbero essere sorvegliati costantemente da guardaspiaggia professionisti, in grado di intervenire tempestivamente in caso di pericolo o necessità, come ad esempio il salvataggio in mare dei bagnanti o la ricerca dei bambini che si smarriscono lungo la spiaggia.

2.    Igiene: strutture e servizi igienici dovrebbero rispettare alti standard di pulizia.

3.    Accessibilità: la predisposizione di comodi accessi alla spiaggia e al mare sono un elemento fondamentale per consentire anche a persone con disabilità e alle loro famiglie di trascorrere del tempo in un contesto sicuro.  

4.    Coinvolgimento: per apprezzare ancor più l’ambiente naturale e antropico in cui ci si trova, non occorre molto. Cartellonistica, regolamenti e brevi spiegazioni sul luogo sono spesso sufficienti per aumentare la consapevolezza e stimolare l’interesse dei visitatori. Meglio ancora se le spiegazioni vengono esposte in più lingue, incluso il sistema Braille, e se vengono affisse ad un’altezza leggibile anche per coloro che si muovono su una sedia a rotelle.

5.    Rispetto per l’ambiente: a tutela delle caratteristiche naturali e come deterrente di cattivi comportamenti, è possibile adottare alcune soluzioni preventive tra cui la predisposizione, in posizioni facilmente visibili e raggiungibili, di cestini per la raccolta differenziata o il posizionamento sotto ciascun ombrellone di posaceneri.
 
6.    Tutela del territorio: è noto che ogni attività umana ha dei riflessi sull’ambiente ospitante. L’entità delle conseguenze però dipende anche dalla tipologia di attività e di insediamenti, per questo è importante che i gestori degli stabilimenti utilizzino strutture mobili e temporanee, che possano essere smontate alla fine della stagione estiva.

Buone pratiche e standard che possono essere adottati in molti luoghi nel mondo e nel nostro Paese (sebbene non in tutti, considerando la morfologia del territorio italiano) e che si rispecchiano nelle aree di intervento promosse dall’ONU nel 2017 in occasione dell’Anno Internazionale del Turismo Sostenibile cioè: crescita economica inclusiva e sostenibile; inclusione sociale, occupazione e riduzione della povertà; uso efficiente delle risorse, tutela dell’ambiente e variazioni climatiche; valori culturali, diversità e patrimonio; comprensione reciproca, pace e sicurezza.

Temi che non possono non essere tenuti in considerazione, se si desidera da un lato assicurarsi soggiorni piacevoli e sereni e dall’altro tutelare il più possibile l’ambiente. Specie se si pensa al costante aumento dei volumi degli spostamenti di persone, facilitati anche da reti di trasporto sempre più efficienti.  
 

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