Dal 1° Gennaio sono il nuovo riferimento per la rendicontazione di sostenibilità
Le imprese che rendicontano secondo il modello GRI, dal 1° gennaio 2023 dovranno farlo seguendo i nuovi Universal Standards 2021, oggi disponibili anche in italiano.
Ricordiamo che nel 2019 la Global Sustainability Standards Board (GSSB) ha approvato un programma che prevede lo sviluppo di 40 GRI Standards settoriali con la finalità di supportare le imprese nell’identificazione degli impatti più significativi del settore economico di appartenenza.
Tali Sector Standard intendono descrivere il contesto di sostenibilità di riferimento da cui vengono delineati gli impatti del settore che delineano e quindi informano i principali temi materiali e le informazioni su cui le imprese sono invitate a riferire tramite la propria rendicontazione di sostenibilità.
Grazie all’utilizzo di tali standard sarà anche possibile migliorare la trasparenza e la pertinenza del reporting di sostenibilità per rispondere alle aspettative degli stakeholder.
Le imprese che rendicontano secondo GRI, e che dal 1° gennaio 2023 dovranno farlo seguendo i nuovi Universal Standards 2021 – ad oggi disponibili anche in italiano –, mano a mano che verranno sviluppati gli standard settoriali avranno a disposizione un ulteriore strumento per definire i propri impatti e rispondere ai temi del settore di riferimento.
I primi Sector Standards disponibili all’uso pubblico sono rivolti alle imprese dei settori:
- petrolio e gas (GRI 11),
- carbone (GRI 12),
- agricoltura, acquacoltura e pesca (GRI 13).
Sono invece in fase di sviluppo gli standard per il settore dell’estrazione mineraria e il settore tessile e abbigliamento ai quali seguirà lo standard per il settore dei servizi finanziari.
A mano a mano che vengono sviluppati gli standard settoriali, le aziende hanno a disposizione un ulteriore strumento per definire i propri impatti e rispondere ai temi del settore di riferimento.