In arrivo fondi per coprire i costi di assistenza e certificazione
Ieri, in occasione del Convegno “La certificazione della parità di genere: l’empowerment femminile per lo sviluppo delle imprese” organizzato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Pari Opportunità, e da Unioncamere, la Ministra Bonetti ha fatto il punto sul tema, complimentandosi con gli attori che hanno contribuito all’attuazione del “progetto certificazione parità di genere”: in primis UNI e Accredia, quindi le prime aziende certificate e i primi organismi accreditati, tra cui Bureau Veritas Italia.
Durante l’evento, la Ministra Bonetti e il Segretario Generale Unioncamere Giuseppe Tripoli, hanno annunciato la firma di un accordo interistituzionale che prevede un piano di sostegni, a livello economico e di informazione, a favore delle aziende che vorranno avvicinarsi alla certificazione. Le Camere di Commercio avranno un ruolo decisivo.
Al momento, sono una decina le aziende già certificate sulla parità di genere ai sensi della UNI/PdR 125:2022, ma l’impegno delle istituzioni è di arrivare a 1000 (di cui 450 PMI), sostenendo l’impegno delle imprese con finanziamenti che copriranno interamente l’assistenza tecnica e – nel caso delle 450 PMI – anche i costi di certificazione.
Bureau Veritas – organismo rappresentato al tavolo dei relatori da Claudia Strasserra, nostra Chief Reputation Officer - ha sottolineato come la certificazione ai sensi della UNI/PdR 125:2022 rappresenti un eccellente progetto di sistema, dove gli attori coinvolti – le istituzioni in primis, UNI, Accredia, gli organismi di valutazione della conformità – stanno lavorando in sinergia per garantire alle aziende un cambio di passo verso una cultura dell’empowerment femminile destinata ad incidere positivamente sulle prestazioni delle aziende, sul benessere delle famiglie italiane e sull’economia dell’intero Paese.