La proposta di direttiva sulla Corporate Sustainability Due Diligence (CSDD) elaborata dalla Commissione Europea e pubblicata il 23 febbraio 2022 prosegue nel suo percorso di approvazione tra le opinioni del Consiglio UE - di cui l’ultima a fine 2022 - e l’opinione del Parlamento UE emessa lo scorso 30 gennaio dalla Commissione per gli affari economici e monetari.
Il tema della dovuta diligenza per i temi di sostenibilità sta diventando sempre più un processo fondante della identificazione e gestione degli impatti e dei temi legati alle variabili ambientali, sociali e di buona governance (ESG) in quanto anche richiamata dagli Standard di rendicontazione della Global Reporting Initiative (nello specifico dai GRI Universal Standards 2021 in vigore dal 1° gennaio 2023) e dalla nuova Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD – Direttiva UE 2022/2464) di cui si attende il recepimento nazionale.
Le imprese sono quindi chiamate da più fronti a strutturare il proprio processo per identificare, prevenire, mitigare e tenere conto di come affrontare gli impatti effettivi e potenziali sull'economia, l'ambiente e le persone, compresi gli impatti sui diritti umani.
Mentre il Consiglio UE aveva fatto una proposta di modifica che rendeva la CSDDD meno stringente, il Parlamento si riposiziona sulla linea tracciata dalla Commissione su diversi temi.
Nel dettaglio:
- le imprese dovranno adottare un approccio basato sul rischio per identificare e gestire gli impatti negativi su aspetti sociali e ambientali lungo l’intera catena del valore (il Consiglio UE aveva proposto di limitarsi alla catena di fornitura)
- il settore finanziario rientra tra i soggetti in obbligo di applicazione (il Consiglio UE rimandava la decisione agli Stati Membri)
- confermato il dovere di diligenza degli amministratori che prevede l’obbligo per gli amministratori di istituire e supervisionare le azioni di due diligence e di adattare la strategia aziendale in considerazione degli impatti negativi identificati e delle misure a presidio adottate (il Consiglio UE aveva eliminato tale aspetto)
La posizione finale del Parlamento UE sarà votata in plenaria in primavera.
La CSDDD proseguirà quindi il suo iter di approvazione e, presumibilmente, verrà presentata la versione finale nella seconda parte del 2023.